Nel mese di luglio Netflix ha confermato il suo ingresso nel settore dei videogiochi ed ora la piattaforma di streaming annuncia di aver acquisito Night School Studio, la società sviluppatrice del gioco di successo indie intitolato Oxenfree (disponibile per iPhone, iPad e Android). E’ la prima volta che il gigante dello streaming compra uno sviluppatore di videogiochi, aprendo di fatto le porte a un ventaglio di ipotesi su ciò che questo assorbimento del team dovrebbe significare.
Anche perché nell’annuncio non è stato condiviso granché, se non il fatto che il team della sopracitata Night School Studio, fondata nel 2014 da Sean Krankel e Adam Hines, continuerà comunque a sviluppare il sequel del videogioco denominato Oxenfree II: Lost Signals e che gli altri titoli già esistenti saranno disponibili sulla piattaforma di streaming e di fatto inclusi con l’abbonamento a Netflix «senza pubblicità e senza acquisti in-app».
«Siamo nelle prime fasi della creazione di una fantastica esperienza di gioco per i nostri membri in tutto il mondo. Quindi siamo entusiasti di annunciare che oggi Night School Studio si unisce a noi scrive Netflix nel comunicato stampa «Il loro impegno per l’eccellenza artistica e la comprovata esperienza li rendono partner inestimabili mentre sviluppiamo insieme le capacità creative e la libreria dei giochi Netflix. Continueremo a lavorare con gli sviluppatori di tutto il mondo e ad assumere i migliori talenti del settore per offrire una fantastica collezione di giochi esclusivi progettati per ogni tipo di giocatore e qualsiasi livello di gioco».
Il breve comunicato ci conferma così anche la volontà dell’azienda di espandere la propria posizione in un settore in cui è di fatto entrata a piedi uniti a fine agosto con la serie TV cult “Stranger Things” i cui due videogiochi, “Stranger Things 1983” e “Stranger Thing 3”, possono essere testati dagli abbonati che risiedono in Polonia tramite l’app di Netflix su Android e, proprio da oggi, anche in Italia e in Spagna.
«I videogiochi dal gameplay narrativo si abbinano con naturalezza con il catalogo di Netflix» conclude Sean Krankel. «Siamo entrambi arrivati istintivamente a questa conclusione. Per ora, c’è un caleidoscopio di farfalle nello stomaco collettivo del nostro team perché crediamo davvero di avere la possibilità di avere un impatto positivo sul modo in cui le persone scoprono, giocano e condividono i giochi di storia tra loro. Andiamo».