Netflix vanta un giro di affari di 5 miliardi di dollari e profitti netti pari a 271 milioni di dollari ma questi numeri ma il titolo in borsa è arrivato a perdere il 12% dopo la presentazione dei dati relativi all’ultimo trimestre fiscale che ha visto una diminuzione degli abbonati negli Stati Uniti.
Il colosso della tv in streaming vanta 2,7 milioni di abbonati in più, ma le stime prevedevano un incremento di cinque milioni. Negli Stati Uniti stata registrata una fuga di 130.000 iscritti al servizio, complice probabilmente il rincaro dei prezzi e a una programmazione meno interessante rispetto al passato.
Netflix sente sempre più il fiato sul collo dei concorrenti ma rimane l’indiscusso leader mondiale del settore con 152 milioni di abbonati e ritiene che la competizione non sia responsabile di questo declino, anche perché di recente gli attori del settore “non sono cambiati molto. È vero che sono in arrivo pesi massimi quali Disney (che prevede 130 milioni di abbonati entro il 2024) e Apple con le rispettive offerte, ma queste arriveranno solo alla fine dell’anno.
I dirigenti attribuiscono il rallentamento ai nuovi contenuti, che non avrebbero stimolato abbastanza l’interesse del pubblico negli ultimi mesi.
Soddisfazioni sono arrivate da “Murder Mystery”, visto da 73 milioni di famiglie in quattro settimane, e da altri programmi che hanno ottenuto buoni risultati. Il terzo trimestre dovrebbe essere più interessante con le nuove stagioni delle serie: “Stranger Things”, “La Casa de Papel”, “The Crown” e “Orange is the New Black”. Sono previste anche altre novità quali: “The Irishman” di Martin Scorsese e “6 Underground” di Michael Bay (che con un budget di 150 milioni di dollari, è al momento il film più costoso mai prodotto da Netflix), oltre a progetti di partnership per videogiochi basati su “Stranger Things” e “Dark Crystal”.
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