Dopo i termostati e i rivelatori di fumo intelligenti e connessi, Nest è interessata agli speaker e ad altri prodotti audio. Lo avrebbe confermato il co-fondatore della società (lo ricordiamo, di proprietà Google) a TechCrunch spiegando che l’azienda è al lavoro su non meglio precisati prodotti per l’Internet delle Cose, forse un sistema automatico in grado di ascoltare l’utente e riprodurre brani in base alle sue richieste.
Il mondo audio è del tutto nuovo per Nest, finora infatti, questa società ha usato pochissimo le funzionalità audio nei suoi dispositivi, ma recentemente sono state acquisite alcune società che avevano sviluppato prodotti etichettati come “Works With Nest”, marchio che è possibile ottenere iscrivendosi a uno specifico programma per sviluppatori. Nest avrebbe grandi piani per il futuro; ancora prima che la società fosse rilevata da Google, erano stati registrati centinaia di brevetti concernenti serrature, sensori per la sicurezza, prese elettriche, interruttori da parete.
Tra le ipotesi non è difficile immaginare futuri dispositivi con integrato il supporto ai comandi vocali con funzioni che, grazie a Google Now, permetteranno, ad esempio di aumentare o diminuire la temperatura in una stanza, accendere e spegnere interruttori e così via in modo simile a quanto possibile con HomeKit di Apple.