Nest Labs, la società creata da Tony Fadell (ex direttore generale dei progetti “iPod, iSight & Special Projects Group” per Apple, considerato “il papà dell’iPod”), già nota per aver lanciato il termostato di nuova generazione (“Nest”), lancerà prima della fine dell’anno Protect (almeno così lo chiama AllThingsD), un particolare rivelatore di fumo. Ovviamente anche in questo caso siamo di fronte a un prodotto innovativo: si parla di servizi di monitoring in grado di allertare l’utente quando fumo o fiamme sono rilevate, della possibilità di comunicare con il termostato attraverso un canale WiFi, di funzioni che permettono di fermare l’allarme con un gesto della mano sul rilevatore e della possibilità di individuare la presenza di monossido di carbonio (un gas velenoso inodore, incolore e insapore prodotto dalla combustione di alcuni materiali).
La società sta creando moderni prodotti ai quali associare servizi in grado di fidelizzare per la loro specificità i clienti, un meccanismo al quale anche Microsoft, Google e altri sono da tempo interessati, lavorando a sistemi interconnessi per la gestione del riscaldamento, del condizionamento, per la gestione di luci e così via (Microsoft sta lavorando a un sistema operativo per l’automazione domestica denominato Home OS, un hub per la gestione dell’ambiente casalingo, un sistema operativo centralizzato per la domotica e la gestione di dispositivi domestici alla stregua di periferiche di rete). Matt Roger, socio di Fadell, ha fatto capire che è al lavoro anche su altri dispositivi dichiarando a TechCrunch che intende ridisegnare “tutte le odiate schifezze di plastica bianca che si trovano in casa”.