La struttura circolare dell’Apple Park è stata costruita tenendo conto di alcune delle più avanzate tecnologie antisismiche. La “navicella spaziale”, come spesso è chiamato l’edificio circolare, è un mastodontico esempio di una tecnologia in grado di ridurre le vibrazioni da un sisma, fino all’80%.
L’edificio dell’Apple Park è stato progettato per essere in grado di resistere al cosiddetto “Big One”, il nome giornalisticamente dato a un possibile futuro terremoto che colpirebbe la California, come conseguenza dell’elevato accumulo di energia nella faglia di Sant’Andrea che attraversa lo Stato americano per circa 1300 km, trovandosi questa tra la placca nordamericana e la placca pacifica scorrenti in senso opposto, risultando tra i più potenti e distruttivi sismi mai verificatisi negli Stati Uniti.
L’edificio di Apple è uno dei relativamente pochi negli Stati Uniti a sfruttare isolatori sismici, dispositivi che servono a isolare la struttura portante dagli effetti di un terremoto.
Il New York Times ha avuto la possibilità di accedere al piano interrato del quartier generale di Apple e visitare il sistema di protezione antisismico. Più di 9000 ingegneri e altre persone lavorano nell’edificio principale che dispone, tra le altre cose, di un suo sistema di approvvigionamento di energia elettrica. L’edificio è poggiato su 692 enormi sfrutta “pattini” in acciaio inossidabile che si trovano nelle fondamenta. In caso di terremoto, la struttura può letteralmente spostarsi di 1,2 metri lateralmente.
Jony Ive, lo chief design officer che ha da poco deciso di lasciare Apple per fondare una sua azienda di design, ha dichiarato n un’intervista che lui e il co-fondatore di Apple, Steve Jobs, hanno da sempre ritenuto essenziale creare il nuovo edificio tenendo conto di protezioni di questo tipo: “Sarebbe stato davvero strano non proteggere quell’investimento”. Jobs a quanto pare era affascinato dai sistemi di progettazione usati in Giappone, inclusi i moderni criteri antisismici che consentono agli edifici di oscillare smorzando le vibrazioni, fondamentali in un Paese nel quale i terremoti sono all’ordine del giorno.
Il sistema antisismico sfruttato da Apple è progettato e realizzato da un’azienda della baia di San Francisco che si chiama Earthquake Protection Systems e che esporta i suoi sistemi in nazioni ad alto rischio sismico quali Turchia, Perù ed Ecuador. Jony Ive è stato per anni ossessionato dalla paura del “Big One”: quando negli anni ’90 il giovane designer britannico si trasferì in California, la minaccia dei terremoti era qualcosa di cui si parlava spesso, e pare abbia trascorso quattro anni a rinnovare la sua casa di San Francisco per renderlo più resistente ai movimenti delle placche tettoniche del suolo californiano