In una nota agli investitori del giovedi scorso, il noto analista Kuo di KGI ha tentato di anticipare alcune delle caratteristiche principali che Samsung potrebbe adottare a breve sui nuovi smartphone. Tra queste, le soluzioni a ultrasuoni e ottiche non sembrano soddisfare gli standard della società. Sembra, insomma, che nemmeno Galaxy Note 9 potrà godere del touch ID sotto al display.
Stando a quanto dichiarato nel rapporto, la soluzione di un sensore sotto-display potrebbe attualmente presentare numerosi molti problemi tecnici e ostacoli, come le semplici pellicole per lo schermo. Eppure, Kuo rimane ottimista sulla soluzione biometrica, mentre lo stesso analista non vede nel riconoscimento facciale implementato da Apple un vero sostituto ai metodi di autenticazione basati su impronte digitali. Quando Apple ha introdotto Face ID con iPhone X, i critici hanno espresso preoccupazioni simili, sia per la sicurezza, che e il potenziale della tecnologia.
Contro l’analista c’è il pensiero Apple, che difende naturalmente il Face ID, ritenendolo più preciso, e quindi più sicuro, rispetto ai sistemi di identificazione legati a tecnologia tattili. In particolare, l’azienda ritiene che le probabilità di sblocco casuale di un iPhone X è di uno su un milione, mentre con il Touch ID la probabilità era di 1 su 50.000.
Ad ogni modo, sembra che nemmeno Note 9 riuscirà finalmente ad avere una tecnologia di sblocco incorporata nel display, come di recente invece è avvenuto sull’ultimo top di gamma Vivo, che sembra aver risolto tutti i possibili problemi legati ad un touch ID incorporato al di sotto dello schermo. Del resto, la società ha dichiarato di recente, con il lancio di Galaxy S9, di non essersela sentita di abbandonare il Touch ID in favore dello sblocco facciale, perché considera il primo ancora il favorito per tutti gli utenti.