Microsoft ha presentato i dati relativi al suo secondo trimestre fiscale del 2019. Negli ultimi tre mesi del 2018 l’azienda ha registrato 8,42 miliardi di dollari di utili con una perdita di 6,3 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al netto di voci straordinarie, i profitti sono stati di 1,10 dollari ad azione, un centesimo sopra il consensus. I ricavi del trimestre hanno raggiunto i 32,47 miliardi di dollari, in aumento del 12% ma inferiori ai 32,51 miliardi previsti dagli analisti.
“I forti risultati delle nostre attività cloud rispecchiano le nostre profonde e crescenti partnership con aziende leader in ogni settore, incluso il settore retail, servizi finanziari e l’assistenza sanitaria”, ha dichiarato il CEO Satya Nadella. “Stiamo realizzando valore differenziato tra cloud e dintorni, lavorando ogni giorno per conquistare la fiducia delle persone”.
In dettaglio, le vendite della divisione “More Personal Computing” – che include le licenze del sistema operativo Windows, prodotti come Surface, console Xbox e ricerca web – sono cresciute del 7% a 13 miliardi di dollari. I ricavi di Windows OEM sono diminuiti del 5% (la carenza di chip per PC abvrebbe pesato sulle vendite del sistema operativo), i ricavi di Surface cresciuti del 39% e quelli del settore gaming dell’8% (merito soprattutto del software Xbox e dei relativi servizi).
Il settore “Productivity and Business Processes” è cresciuto del 13%, con 10.1 miliardi di dollari; i ricavi di Office consumer e del cloud sono cresciuti solo dell’1%, quelli di Dynamics del 17% e di LinkedIn del 29%. Gli abbonati a Office 365 sono 33.3 milioni.
Il fatturato legato alle attività “Intelligent Cloud”, ha registrato un +20% a 9,4 miliardi. I ricavi dei prodotti server e relativi servizi cloud sono cresciuti del 24% e quelli degli Enterprise Services del 6%. Numeri interessanti come sempre per i ricavi di Azure, che decollano al 76%.
Dall’inizio dell’anno Microsoft è arrivata a una capitalizzazione di 816,6 miliardi di dollari, in linea con Amazon che ieri valeva 816,8 miliardi confermandosi l’azienda con la maggiore capitalizzazione al mondo, superando Apple (ora al terzo posto) con 784,2 miliardi e Google al quarto con 763,6 miliardi.