Ogni anno vengono trovate 22000 chiavette USB nelle tintorie. Lo rivela uno studio di Eset, produttore di software specializzato in sicurezza, rendendo noti i risultati di un sondaggio condotto a novembre del 2015 su un campione di 500 titolari di tintorie in tutta la Gran Bretagna, per stabilire quante chiavette USB e quanti telefoni cellulari vengano smarriti ogni anno negli indumenti sporchi.
Ebbene, sembra che ben 22.266 chiavette USB e 973 telefoni cellulari siano rimasti nelle tasche degli indumenti consegnati in tintoria e che uno sbalorditivo 45% di questi non sia più tornato ai legittimi proprietari. Ma non è tutto: tra le cose più curiose che i titolari delle lavanderie in Gran Bretagna hanno trovato: un topo morto, molteplici dosi di Viagra, numerosi preservativi, 1600 sterline in contanti, dentiere, lasagne e patatine. Secondo i ricercatori il numero di chiavette USB e di dispositivi mobili lasciati ogni anno in tintoria è sconcertante ed evidenzia chiaramente la necessità che le persone pongano maggiore attenzione alla protezione dei loro dati.
I dati sono di gran valore nel lato oscuro della rete e i cyber criminali sono sempre alla ricerca di informazioni da poter sfruttare. È facile supporre che una buona percentuale dei dispositivi USB mai tornati indietro contenesse dati aziendali riservati. Ne consegue un potenziale rischio per le aziende, giacché questi dispositivi potrebbero essere finiti nelle mani di qualche criminale informatico.