Le reti 2G e 3G del Regno Unito saranno disattivate entro il 2033 nell’ambito di un piano del governo che prevede lo sviluppo e l’implementazione di servizi 5G e la diversificazione della catena di fornitura dei servizi di telecomunicazione.
Lo riferisce il sito TechRadar spiegando che la mossa del governo dovrebbe accelerare le ambizioni del Regno Unito in ambito 5G, spianando la strada a futuri servizi 6G che offrono tutta una serie di vantaggi per singoli, aziende e imprese varie.
La maggiorparte dei dati attualmente viaggia su reti 4G, e tecnologie quali Voice over LTE (VoLTE) sono in grado di gestire la maggiorparte delle chiamate; il numero di utenti che fa ancora affidamento alle reti 2G e 3G è relativamente basso.
È stato siglato un accordo con tutti i quattro operatori che operano nel Regno Unito ed è probabile che lo stop alle reti 3G arrivi anche prima di quanto previsto, giacché le reti 4G sono ampiamente disponibili anche nelle zone rurali, riducendo la necessità di continuare a tenere in piedi infrastrutture inferiori in termini di capacità di gestione.
Lo switch off delle reti 3G permetterà agli operatori di telefonia di sfruttare preziose risorse dello spettro 4G e 5G. Ogni anno, la quantità di dati trasferiti sulla rete mobile raddoppia. L’introduzione della terza generazione 3G (UMTS) a metà degli anni 2000, e poi l’avvento della quarta generazione 4G (LTE) dal 2012 hanno finora consentito di soddisfare molte esigenze. Oggi, però, queste tecnologie stanno raggiungendo i propri limiti. Con la sempre maggiore diffusone del 5G sarà possibile aumentare notevolmente le capacità a livello della trasmissione dati, spianando la strada a nuove applicazioni, soprattutto nel settore dell’Internet delle cose (IOT), della comunicazione macchina-macchina (M2M), delle applicazioni a banda ultra larga, dei veicoli a guida autonoma e di altro ancora.
Tra i vantaggi del 5G rispetto alle tecnologie precedenti: il tempo di reazione (latenza) inferiore a un millisecondo (ossia da 30 a 50 volte meno rispetto al 4G), a velocità di comunicazione di 10 Gbit/s, (100 volte superiore a quella del 4G), il numero di terminali che si possono connettere contemporaneamente moltiplicato per 100, permettendo di avere anche milione di oggetti connessi per chilometro quadrato.