Apple sta lavorando a nuove funzionalità per Siri e anche ad un nuovo dispositivo compatibile con Siri. A riferirlo è The Guardian che avrebbe ottenuto un documento interno della Mela su un progetto in corso.
Stando a quanto riferisce il quotidiano britannico, Siri acquisirà nuove abilità e diventerà presumibilmente in grado di rispondere a domande su questioni di salute fisica e mentale. Il CEO di Apple, Tim Cook, più volte ha ribadito la volontà dell’azienda di offrire suoi contributi a iniziative concernenti la salute, arrivando a dire che in futuro l’azienda sarà ricordata per questo.
Nel documento riservato sarebbero indicate funzionalità per Siri previste per iOS 13, nome in codice Yukon, come il supporto per Trova Amici, l’App Store e l’identificazione dei brani con il “motore” di Shazam con Apple Watch. È previsto il supporto a comandi quali “riproduci il brano xxx sul dispositivo yyy”, con richieste del tipo: “Riproduci brani di Taylor Swift sul mio HomePod”, e la possibilità di riprodurre con la voce le notifiche sulle AirPods.
L’elenco include funzionalità la cui disponibilità è prevista per “l’autunno 2021”, compreso quanto prima menzionato: la possibilità di fare conversazioni su questioni di salute, funzionalità di traduzione automatica, e l’indicazione del supporto a non meglio previsto “nuovo hardware” e “nuovi dispositivi”. Tra le prospettive c’è quella di una versione aggiornata, meno costosa, di HomePod
Il documento di The Guardian è stato ottenuto da uno dei dipendenti di società terze che avevano il compito di ascoltare conversazioni registrate dall’assistente vocale di Apple. La persona in questione evidenzia gli sforzi della Mela per assicurare la maggiore neutralità possibile nelle risposte su temi sensibili legati ad esempio al femminismo.
Il servizio di Apple sarebbe predisposto in modo da sviare determinati argomenti, con linee guida che invitano a rimanere cauti in merito a tematiche potenzialmente controverse. Un portavoce della Mela ha dichiarato che l’azienda con Siri ambisce “ad attenersi ai fatti, con risposte inclusive, anziché offrire opinioni”.