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Nel futuro di Nvidia non solo GPU ma anche auto, supercomputer e cloud

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Nvidia è nota principalmente per le GPU destinate a computer desktop e laptop ma man mano che Intel e AMD integrano funzionalità grafiche sempre pià avanzate nei processori, il business della società rischia di ridursi e ovviamente questa cerca di guardare sempre più verso direzioni diverse quali il cloud computing, il settore smartphone / tablet e non solo. Il mercato dei PC OEM spiega Zdnet è per Nvidia ormai una piccola parte del suo business, giacché molti utenti (ad eccezione dei gamer o di chi è alla ricerca di soluzioni grafiche estreme) sono soddisfatti delle schede grafiche integrate e non hanno bisogno di schede video dedicate. Nvidia sta nel frattempo occupandosi di molto altro e recentemente, ad esempio, ha annunciato una partnership con VMware che consente alle aziende di sfruttare i vantaggi offerti dall’accesso remoto alle applicazioni graficamente intensive grazie a VMware Horizon 6 e vSphere 6 con NVIDIA GRID vGPU, consentendo la condivisione delle GPU dei data center tra diversi utenti e assicurando scalabilità e densità. Questa soluzione consente di utilizzare applicazioni graficamente intensive e avanzate in un ambiente virtualizzato, offrendo grafica virtualizzata a costi contenuti per chi non necessita del massimo delle performance di una GPU, ma desidera beneficiare dell’accelerazione su GPU per le proprie applicazioni.

La società è attiva anche nel settore automotive e a gennaio di quest’anno ha svelato Nvidia Drive PX, piattaforma di sviluppo per sistemi di pilotaggio automatico, e Nvidia Drive CX che consente di creare “digital cockpit” (computer per auto). “Le auto del futuro saranno dotate di diverse telecamere e display e saranno in grado sempre più di capire cosa si trova intorno a loro” ha spiegato Jen-Hsun Huang, CEO e Cofondatore, di Nvidia; “sia che si tratti di andare da sole dal parcheggio al proprio conducente o di capire come evitare i pericoli, le auto del futuro faranno cose sorprendentemente intelligenti. Grazie a importanti avanzamenti compiuti nel campo della “computer vision”, del “deep learning” e della grafica, infatti, questa realtà è oramai a portata di mano”.

Non manca, inoltre, le ricerche nel settore dei super chip mobile. A gennaio è stato presentato Tegra X1, realizzato sulla base dell’architettura per GPU NVIDIA Maxel, con 256-core e destinata a prodotti embedded, dispositivi mobili, “autonomous machines” e applicazioni nell’ambito dell’automotive.

Non tutto ciò che la società ha tentato finora, ha funzionato. Il Tegra K1 basato su architettura Kepler che aveva fatto il suo debutto alla scorsa edizione del Consumer Electronics Show di Las Vegas, non ha ottenuto un enorme successo: è usato nel tablet Nexus 9 di Google e in pochi altri prodotti ma non può essere considerato certamente un successo. Male è andata anche l’acquisizione dei softmodem Icera e Nvidia ha abbandonato l’idea di creare il suo baseband (il processore che si occupa di gestire tutte le funzioni radio in un dispositivo). Problemi per Nvidia persistono nel settore del licensing delle GPU, costringendo la società da molto tempo a battaglie in tribunale con Samsung e Qualcomm. L’impressione complessiva è che ad ogni modo la società è ben orientata verso il futuro e si è cautelata mettendo radici in più direzioni, incluso il calcolo scientifico, il supercomputer, i big data, il cloud computing e le architetture GPU di futura generazione.

Jen-Hsun Huang, Co-fondatore, Presidente e CEO di Nvidia
Jen-Hsun Huang, Co-fondatore, Presidente e CEO di Nvidia

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