Apple non rilascerà nel 2021 un iPhone con lettore di impronte sotto lo schermo, ma nel 2020. Lo afferma Bloomberg, riconfermando una voce che corre da qualche mese.
Secondo la testata giornalistica americana starebbe testando il sistema sia internamente, sia nelle strutture di fornitori esteri cercando di pareggiare la tecnologia per il riconoscimento delle impronte integrata in diversi dispositivi Android top di gamma di Samsung, Huawei, Oppo e Xiaomi. Tra i vantaggi di questo sistema, la possibilità di eliminare lunette supplementari intorno al display e allo stesso tempo offrire funzionalità di autenticazione biometrica sulla parte frontale del dispositivo.
Apple ha per la prima volta integrato il sensore di impronte Touch ID nell’iPhone 5s, offrendo un modo facile e sicuro di sbloccare il dispositivo con un semplice tocco e un sensore touch capacitivo che legge l’impronta digitale dell’utente analizzando l’immagine da varie angolazioni. Il sistema Touch ID, utilizzabile anche per l’approvazione degli acquisti su iTunes Store, App Store e iBookstore, è stato nel 2017 – con l’arrivo di iPhone X – sostituito dal Face ID, un modo innovativo e sicuro di sbloccare il telefono, eseguendo l’autenticazione e pagando attraverso la fotocamera anteriore TrueDepth. Il FaceID sfrutta un proiettore di punti, una fotocamera a infrarossi e un illuminatore flood, permettendo di mappare e riconoscere con accuratezza i volti ma il Touch ID potrebbe essere ancora interessante per utenti che non vogliono usare il volto come sistema di scurezza biometrico.
Sulla falsariga di quanto già fatto da aziende rivali, Apple potrebbe integrare il lettore di impronte digitali nello schermo, permettendo di effettuare la scansione di una o più dita, poggiando direttamente le stesse sul display, lavorando in tandem con il Face ID. La Casa di Cupertino ha già registrato brevetti specifici individuati nel mese di aprile di quest’anno.
Secondo non meglio precisate fonti citate da Bloomberg, Apple avrebbe intenzione di integrare il sensore di impronte nello schermo sugli iPhone che vedremo il prossimo anno. I fornitori della Mela hanno dimostrato la fattibilità ma l’azienda non avrebbe ancora deciso in via definitiva se sfruttare o no questo sistema che quindi potrebbe scivolare al 2021, come ipotizzato da Ming Chi Kuo
Apple sta anche lavorando su un iPhone meno costoso da proporre sulla falsariga dell’apprezzatissimo iPhone SE. Il nuovo smartphone a basso costo (iPhone SE 2 o come si chiamerà) dovrebbe arrivare nella prima metà del 2020. Indiscrezioni riferiscono di un dispositivo simile nell’aspetto all’iPhone 8, con display da 4,7″. Negli USA l’iPhone 8 è attualmente venduto a un prezzo di listino di 599$; l’iPhone SE all’epoca del lancio (nel 2016) costava 399$. Il nuovo iPhone a basso costo si dovrebbe integrare il Touch ID nel tasto Home, una sorta di ritorno al passato e un modo per contenere i costi.
Apple ha smesso di produrre nuovi iPhone con il Touch ID nel 2018, in concomitanza dell’arrivo di iPhone XR e iPhone XS, puntando su Face ID, indicato come una tecnologia più sicura rispetto ai meccanismi di riconoscimento delle impronte. Anche per il Face ID sono previste migliorie in termini di sicurezza e velocità di riconoscimento. Non è da escludere su prodotti futuri l’integrazione di entrambi i sistemi di autenticazione (impronte e volti), consentono all’utente di scegliere ciò che gradisce di più.