Nei musei via libera alle foto: con il nuovo decreto cultura del Governo porte aperte ai visitatori armati di iPhone, iPad e macchine fotografiche. I permessi per immortalare le opere preferite e scattare foto ricordo all’interno del museo visitato erano negati fino a ieri dalla normativa vigente in fatto di legislazione dei beni culturali: i regolamenti, che prevedevano il divieto di scattare foto anche a titolo personale, provocavano non pochi problemi ai custodi delle gallerie d’arte e ai turisti stranieri, abituati ad una maggiore libertà nei musei europei e statunitensi.
Il decreto cultura, approvato ieri, 22 maggio, dal Consiglio dei ministri, stabilisce una maggiore libertà e semplificazione nella gestione della fruizione dei beni culturali: “Sono libere, al fine dell’esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale: la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi; la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall’utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale.”
Negli ultimi mesi la richiesta da parte dei luoghi della cultura e dell’arte italiana di dare ai visitatori la possibilità di scattare fotografie è stata fatta dai Musei di Firenze (Macity ne parla qui). Con la diffusione degli smartphone e dei tablet i controlli erano sempre più difficili da parte delle guide e dei ciceroni nei musei oltre che inutile in assenza di flash. Il desiderio di entrare nei musei e scattare foto e selfie per condividere sui social network la cultura è stato espresso anche dal movimento spontaneo “Invasioni digitali”, che organizzava delle vere e proprie invasioni pacifiche nelle sale museali italiane (l’ultimo evento è stato presentato qui da Macity).