Grazie ai piani Intel 2019 e alle novità in arrivo dal colosso dei processori di Santa Clara, alcune delle quali annunciate al CES 2019, nei Mac 2019 sono attesi processori con nuova architettura, il collegamento Wi-Fi 6 e anche GPU integrate Intel sensibilmente più veloci di quelle attuali.
Iniziamo dai processori: finora Intel ha impiegato CPU costruite con architettura Skylake rilasciata nel 2015 e aggiornamenti seguenti: quest’anno sarà sostituita da Sunny Cove. Quest’ultima promette incrementi significativi nelle prestazioni single thread, grazie a unità di esecuzione più ampie, un nuovo set di istruzioni e anche con l’impiego di memorie cache più grandi.
Molte novità puntano a velocizzare le operazioni indispensabili per crittografia, intelligenza artificiale e apprendimento automatico. L’architettura Sunny Cove farà il suo debutto con i processori della serie Ice Lake. Si tratterà di una gamma completa di processori costruiti con tecnologia a 10 nanometri, in arrivo in più varianti di volta in volta ottimizzate per potenza, prestazioni ed efficienza energetica, quindi sulla carta destinate ad apparire in qualsiasi tipo di macchina, desktop e portatili, dai MacBook e Air passando per MacBook Pro, fino a Mac mini e iMac.
Grafica Intel integrata di 11esima generazione
Tra le novità dei processori della famiglia Ice Lake in arrivo, ci sarà l’11esima generazione del processore grafico integrato Intel. Oggi il modello più veloce è Intel Iris Plus 655 con 48 unità di esecuzione.
Questo numero incrementerà del 50% fino a 64 unità di esecuzione. Il costruttore ha anticipato che sarà in gradi di offrire prestazioni nell’ordine del teraflop di calcolo. Si tratta di un incremento consistente per le GPU intel, anche se ancora distante dalle prestazioni offerte dalle GPU discrete di AMD e Nvidia. Per esempio nei MacBook Pro AMD Radeon Vega Pro 16 arriva a 2,4 teraflop, mentre Radeon Pro 560X arriva a 2 teraflop.
Wi-Fi 6 e Thunderbolt 3 integrati
Sempre nei processori della famiglia Ice Lake sarà implementata di serie la nuova tecnologia wireless 802.11ax già ribattezzata per semplicità Wi-Fi 6. Per sfruttare appieno questa tecnologia sarà naturalmente necessario utilizzare router Wi-Fi 6.
Finora nei Mac Apple impiega chip controller per gestire porte e collegamenti Thunderbolt 3: questa tecnologia sarà integrata di serie nei processori Ice Lake. Per gli utenti finali non ci saranno grandi differenze, ma Apple potrà ridurre gli ingombri delle componenti sulla scheda madre e ottimizzare gli ingombri interni.
Nuovi Mac 2019, cosa possiamo aspettarci e quando
I primi processori Intel Ice Lake sono previsti verso la fine di quest’anno, quindi un potenziale aggiornamento dei portatili Mac 2019 non potrà arrivare in tempo per la WWDC in primavera o un upgrade hardware in estate, come indica Macworld, ma è lecito attenderlo negli ultimi mesi di quest’anno salvo imprevisti.
Invece i processori con architettura Sunny Cove e quindi le CPU della famiglia Ice Lake destinate a desktop e workstation arriveranno solo nel 2020. Così per gli aggiornamenti di Mac mini e iMac con questa tecnologia occorre attendere il prossimo anno.
Questo però non significa che Cupertino non rilascerà upgrade hardware, anche per i processori per le proprie macchine a listino. Già da mesi i costruttori di PC Windows presentano macchine con Intel Core di ottava o nona generazione, operazione fattibile anche per Apple.
I processori dei nuovi iMac Pro e Mac Pro 2019
Sempre in arrivo quest’anno l’upgrade dei processori Intel Xeon con i modelli Cascade Lake-X. Costruiti con tecnologia a 14 nanometri e con limitate novità a livello di architettura, potrebbero in ogni caso offrire più efficienza energetica e più core di calcolo rispetto agli Xeon attuali, impiegati da Apple in iMac. Si tratta di CPU che Cupertino potrebbe impiegare non solo per un aggiornamento di iMac Pro ma anche per l’atteso Mac Pro modulare che dovrebbe arrivare quest’anno.
Meno rilevanti per Apple Project Atena di Intel, una iniziativa che punta a coinvolgere i costruttori di PC per portatili super sottili, leggeri e veloci. Stesso discorso anche per Foveros, nome della tecnologia di stalking 3D per impilare diversi chip, CPU e anche la RAM in un unica componente per ridurre ulteriormente gli ingombri hardware.
In molti si chiedono perché Apple non impieghi anche processori AMD che, dopo alcuni anni di crisi, è riuscita a recuperare terreno con la serie Ryzen in grado non solo di eguagliare ma ora anche di raggiungere e forse presto anche di superare le prestazioni delle CPU intel, un sorpasso che molti attendono già per quest’anno.
Finora Cupertino ha preferito impiegare esclusivamente processori Intel e sembra difficile che decida di approdare ad AMD proprio ora. Da anni circolano anticipazioni di processori Apple Ax progettati internamente anche per macchine portatili e desktop.
Secondo Ming Chi Kuo i primi Mac con processori Apple arriveranno al più presto non prima del 2020. Se e quando questo avverrà si tratterà di un altro cambio epocale nella piattaforma Apple, paragonabile all’abbandono dei PowerPC e al passaggio Intel e forse anche di più. Questo in termini di novità tecnologica, di mercato e indipendenza di Cupertino, con macchine sempre più personalizzate e diverse dal resto dell’industria.