Non semplicemente un cavo. Ecco che cosa si può concludere dopo avere passato in rassegna le foto dello smontaggio del nuovo cavo Thunderbolt eseguite da iFixit. Il sito che si occupa di componentistica e che puntualmente esegue una dissezione di quasi ogni prodotto annunciato da Cupertino, ha infatti scoperto che dentro ai connettori del nuovo accessorio messo in vendita su Apple Store non ci sono solo qualche filamento “grimpato” come in altri prodotti simili compatibili con tecnologie differenti, ma due veri e propri circuiti con componenti e chip.
La ragione, spiega iFixIt, è che siamo di fronte ad una prodotto “smart” con cavi attivi in grado di amplificare ed equalizzare un segnale attenuato e possono, pertanto, essere costruiti a lunghezze maggiori e con diametro inferiore rispetto ai normali cavi passivi. I chip, si apprende da Arstechnica, sono due Gennum GN203, che calibrano e riducono la dispersione del segnale, migliorando il rapporto segnale/rumore nella trasmissione di dati ad alta velocità. Sono presenti altresì chip di supporto, resistori aggiuntivi e tantissimi altri piccoli altri componenti elettronici. Un beneficio dei cavi cosiddetti attivi è che le attuali porte Thunderbolt presenti negli iMac e MacBook Pro di ultima generazione potranno in futuro sfruttare connessioni ottiche e offrire velocità ancora maggiori. Cavi con connessioni ottiche erano stati originariamente previsti per Thunderbolt ma, probabilmente per ridurre i costi, i cavi odierni sono ancora cablati con il tradizionale rame. Altro interessante particolare emerso in questi giorni è la possibilità di sfruttare con Thunderbolt la modalità Disco Target. Contrariamente a quanto affermato da Andy Ihnatko a febbraio di quest’anno, sembra sia possibile eseguire il boot da un disco con tecnologia Thunderbolt e trasferire dati da un sistema a un altro (“Target mode”).
Ieri Apple ha pubblicato alcuni interessanti documenti sui quali troviamo varie domande e risposte sulla tecnologia Thunderbolt, sull’utilizzo dei cavi, su come verificare la corretta connessione tra periferiche, cosa fare in caso un dispositivo non è riconosciuto, sulla possibilità di uso in Target Mode di una macchina con supporto Thunderbolt, quali macchine supportano la tecnologia e come sfruttarla sotto Windows con Boot Camp. Apple raccomanda di verificare che nelle macchine in uso siano presenti gli ultimi aggiornamenti software e gli update firmware per ottenere il massimo delle prestazioni.
[A cura di Mauro Notarianni]