Negli ultimi tre anni Mac e iPad hanno perso terreno nel mercato educational statunitense e nel 2016 risultano al terzo posto, dietro ai Chromebook e ai dispositivi Windows secondo una ricerca di cui parla Futuresource Consulting. Rispetto al 2015, i Mac sono in calo di un punto percentuale e rientrano ora nel 5% dei dispositivi usati nel segmento K-12 (istruzione elementare e secondaria); la quota di mercato di iPad è calata del 5% e ora il tablet di Cupertino detiene il 14%. Combinando i dati (Mac e iPad) si arriva al 19%, inferiore al 22% del market share dei dispositivi Windows e ben distante dal 58% che ora occupano i Chromebook.
La piattaforma di Google è diventata popolare nelle scuole per vari motivi, inclusi ovviamente i prezzi molto bassi che consentono di acquistare dispositivi anche per meno di 200 dollari. Il personale addetto alla manutenzione riferisce come positiva l’esperienza con il provisioning (la fornitura di servizi) via cloud e la possibilità di acquistare dispositivi quasi usa e getta come un vantaggio per la piattaforma.
L’iPad meno caro, riferisce AppleInsider, parte da 269 dollari quando è venduto senza accordi e scontistiche ad hoc. Gli iPad con schermi più grandi sono venduti a partire da 399 dollari e l’iPad Pro costa 599 dollari o più (in base alla configurazione). I Mac possono essere per una scuola ancora più costosi, con il modello meno caro che parte al dettaglio da 999 dollari per un MacBook Air. Fino al 2015 per le scuole era disponibile il MacBook bianco con case di plastica, venduto a meno di 600 dollari.
Gli istituti scolastici possono acquistare molti prodotti a prezzi più bassi. Sconti Education individuali sono riservati da Apple agli studenti iscritti o ammessi nelle università, ai genitori che acquistano per studenti universitari, e a docenti e personale di istituti di ogni ordine e grado. Le carte che gioca Apple nei rapporti con il mondo educational sono il supporto tecnico e i software forniti di serie. Nel 2016 Apple ha lavorato a soluzioni software specifiche per il settore, presentando ad esempio Classroom, app che trasforma iPad in un assistente didattico che permette ai docenti di guidare i ragazzi durante la lezione, tenere d’occhio il loro rendimento e aiutarli a non perdere di vista gli obiettivi. Altra novità per il settore è stata l’introduzione del supporto alla multiutenza su iPad (ogni studente può accedere al suo account e ai suoi dati) e l’attivazione di School Manager, un portale web da sfruttare in abbinamento alle funzionalità di iOS per il mondo education.