Negli USA il Comitato investigativo della Camera, l’House oversight and reform committee, sta indagando su varie app di incontri, incluse Tinder e Bumble, perché avrebbero permesso a minori di iscriversi ai servizi e potenzialmente consentire incontri con molestatori sessuali.
Il comitato ha inviato una lettera alle aziende Match Group, Meet Group, New Grindr e Bumble Trading per ottenere maggiori informazioni si loro procedimenti di vagliatura degli utenti per app come Tinder e Grindr. La lettera è partita dopo una serie di report secondo i quali le principali app di incontri non sono riuscite a impedire correttamente le iscrizioni da parte di utenti minorenni.
Le blande policy sui giovani utenti “creano pericolose e inappropriate situazioni” riferisce TheNextWeb. Alle quattro aziende che sviluppano app è stato chiesto di fornire dettagli sull’età dei loro utenti, sulle modalità di verifica, denunce relative ad aggressioni e stupri e segnalazioni dell’utilizzo delle app da parte dei minori.
Non è la prima volta che emergono problemi di questo tipo con app di questo tipo. Lo scorso anno Tinder e Grindr sono state oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine Nel Regno Unito a seguito di report che avevano rilevato diversi casi di abusi subiti da minori dopo essere riusciti a registrati ai servizi.
I servizi in questione sono teoricamente riservati ai maggiorenni ma sono numerosi i casi di minorenni riusciti ad eludere i controlli anagrafici previsti dalle app. Lo scorso anno Tinder e Grindr avevano riferito di usare sia strumenti algoritmici sia di screening umano per impedire la registrazione di minori. Tinder, in particolare, aveva riferito di “scansioni automatiche dei profili per linguaggio e immagini red-flag, revisioni manuali di profili sospetti, attività e report generati dagli utenti”, affermando di bloccare “indirizzi email, numeri di telefono e altri identificativi associati a utenti minorenni che cercano di eludere queste restrizioni”.