La sfida politica nell’era contemporanea passa anche per gli AirTag: succede negli USA, dove alcuni avversari a quanto pare si sffrontano senza esclusione di colpi, strappando i manifestio o trafugando i cartelloni pubblicitari dell’altro, e per risolvere quest’ultimo problema qualcuno ha pensato di ricorrere alla tecnologia, sfruttando gli AirTag di Apple per localizzare i cartelloni e, in alcuni casi, anche gli autori dei furti.
Lo riferisce il Wall Street Journal spiegando che l’idea di uare il minuscolo dispositivo di localizzazione ha già portato a delle denunce. Tra gli esempi citati, quello di un personaggio politico della Florida, John Dittmore, che ha deciso di nascondere il minuscolo accessorio in suoi cartelloni dopo una serie di furti che si erano verificati a maggio; due adolescenti sono stati accusati di dolo e del furto di ben nove cartelloni.
In un diverso esempio citato, i cartelloni non erano finiti in mano a teenager ma sono stati individuati… a casa dell’avversario politico. Dopo avere subito un furto, gli AirTag hanno portato Chris Torre a scoprire che erano finiti nella residenza della concorrente Renee Rountree, tutti e due in lizza per un seggio nell’Isle of Wight, una contea dello Stato della Virginia. Il genero di Rountree è stato chiamato a rispondere di un reato minore per furto di proprietà, e Rountree deve pagare una infrazione per il possesso di merce rubata. Nel processo che si è svolto a dicembre, la politica ha riferito di voler restituire i cartelli ed è stata condannata a svolgere 250 ore di servizi sociali.
Poche settimane addirtro abbiamo segnalato una diversa storia legata agli AirTag: la vicenda di un uomo che, grazie al localizzatore di Apple, ha permesso di individuare 15.000 utensili elettrici rubati.
Qui trovate la nostra recensine dell’Airtag e tutti i dettagli da consocere prima dell’acuosto. Qui vi spieghiamo come usarli per tracciare oggetti preziosi e animali.