Un’azienda che si occupa di recupero dati afferma che i problemi lamentati da alcuni utenti di unità SSD SanDisk Extreme Pro sono di origine hardware. Da maggio di quest’anno sono circolate voci di problemi a unità SSD esterne di WD e SanDisk, con diversi utenti che lamentano di problemi che portano all’improvvisa cancellazione dei dati memorizzati.
L’inconveniente sembrava inizialmente riguardare solo le unità SSD da 4TB, ma successivamente sono emersi problemi anche con altri “tagli”, per esempio unità da 2TB e 3TB. WD (società proprietaria del marchio SanDisk) ha rilasciato un firmware per alcune unità, aggiornamento che avrebbe dovrebbe risolvere la disconnessione imprevista degli SSD ma molti utenti affermano che anche con il nuovo firmware installato il problema si presenta lo stesso.
Markus Häfele, Managing Director di Attingo – azienda specializzata nel recovering di dati – afferma che il problema riguarda l’hardware e non il firmware, elemento che potrebbe spiegare perché gli aggiornamenti non sono stati finora risolutivi.
Attingo, che si occupa di recovering dati da oltre 25 anni, riferisce che riceve in media una unità SanDisk Extreme Pro a settimana. L’inconveniente di queste unità sembra complesso: secondo Häfele, i componenti usati in questi SSD sono troppi grandi rispetto al circuito stampato che li ospita, elemento che comporta connessioni fragili, con conseguenti problematiche nel controllo dell’impedenza e di temperature elevate, che portano alla rottura.
Häfele afferma ancora che il materiale usato per le saldature dei componenti in questi SSD è incline a formare bolle e si rompe facilmente. Le revisioni più recenti delle unità in questione sembrano siano state modificate, aggiungendo una maggiore quantità di resina epossidica per tenere meglio in sede i componenti.
Se quest’ultima affermazione corrisponde al vero, significa che Western Digital – SanDisk è consapevole di problematiche hardware. Ad ogni modo anche per unità di ultima generazione (SanDisk Extreme Portable e SanDisk Extreme Pro Portable) c’è chi continua a lamentare problematiche di affidabilità.
Western Digital non sembra finora avere gestito bene l’accaduto: da più parti l’azienda è stata invitata a rispondere a domande per capire l’ampiezza del problema ma, a parte gli aggiornamenti firmware (che non sembrano risolutivi) non sono arrivate risposte definitive e negli USA sono già partite le class action.
Qui una nostra FAQ con quello sappiamo finora della perdita dei dati su alcuni dischi portatili di SanDisk e WD.