NEC Corporation ha annunciato la conclusione di un accordo di collaborazione strategica con Kagome Co., Ltd. per lanciare servizi per la gestione delle attività agricole utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) a sostegno delle principali aziende di lavorazione dei pomodori.
Il nuovo servizio utilizza la piattaforma ICT di NEC CropScope, dedicata all’agricoltura e basata sull’intelligenza artificiale, per visualizzare la crescita dei pomodori e le condizioni del suolo attraverso l’utilizzo di dati di sensori e immagini satellitari, oltre che per fornire servizi di raccomandazione per la gestione delle attività agricole. L’intelligenza artificiale consente al servizio di fornire dati sulla tempistica e sui livelli ottimali di irrigazione e fertilizzanti ai fini dell’ottenimento di colture sane.
Le aziende che si occupano della lavorazione dei pomodori possono ottenere una visione completa delle condizioni di crescita delle piantine, così come l’andamento della produzione. È possibile ottimizzare la raccolta delle colture tenendo conto di dati oggettivi e ottenere aiuto diminuendo la perdita del rendimento, migliorando la produttività.
NEC e Kagome hanno cominciato a collaborare nel 2015 e nel 2019 hanno effettuato dimostrazioni in aree geografiche di Portogallo, Australia e Stati Uniti. Un esperimento di agricoltura che sfrutta l’IA è stato effettuato lo scorso anno in Portogallo (qui i dettagli), mostrando che la quantità di fertilizzate usato nel progetto era inferiore del 20% rispetto alla quantità media usata in generale, permettendo di produrre 127 tonnellate di pomodori per ettaro, circa 1,3 volte rispetto a quanto prodotto mediamente dai coltivatori portoghesi, e la stessa quantità ottenuta da produttori specializzati.
L’uso dell’intelligenza artificiale in agricoltura non è una novità. Tante aziende e startup hanno studiato o stanno studiando l’uso di tecnologie avanzate applicate a una serie di settori tra cui l’agricoltura, inclusa la cosiddetta agricoltura di precisione, che consente agli agricoltori di ridurre l’uso di input chimici, macchinari e acqua per l’irrigazione utilizzando informazioni su suolo, temperatura, umidità, semi, attrezzature agricole, bestiame, fertilizzanti, terreno, colture seminate e utilizzo dell’acqua.
Sfruttando telecamere, sensori (e anche droni) e software IA sui campi è possibile gestire meglio l’uso di pesticidi, rilevando, identificando e prendendo decisioni di gestione sui vari impianti, riconoscendo persino piante infestanti o erbacea. Tra i progetti più interessanti in questo ambito, la possibilità di rilevare sintomi della malattia nelle foglie di vite, diagnosi precoci che permettono di fermare la diffusione epidemica di questa malattia nei vigneti.
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