Ai primi di agosto Panasonic, Samsung, Sony e X6D Limited hanno deciso di porre rimedio al problema della frammentazione delle tecnologie per gli occhialini 3D con la creazione della “Full HD 3D Glasses Initiative”, un consorzio che vuole standardizzare gli occhiali 3D adottando la tecnologia Xpand 3D della X6D.
I televisori 3D sono una realtà ormai diffusa nei negozi di elettronica, i Blu-ray 3D in vendita sono molti e anche Sky offre contenuti 3D sui suoi canali. Un problema ancora irrisolto tuttavia è costituito dagli occhiali necessari alla visione 3D. Ogni costruttore infatti ha adottato la tecnologia preferita non sempre compatibile con i pannelli TV delle altre società, una scelta comprensibile ma che ha portato alla frammentazione del mercato con relative conseguenze negative per i consumatori. Pertanto potrebbe risultare impossibile sfruttare gli occhiali 3D acquistati con un televisore per guardare un film in compagnia a casa di amici o parenti su di una TV di marca diversa. Quando poi arriva il momento di sostituire la TV si corre il rischio che tutti gli occhialini acquistati per quel modello risultino incompatibili con il nuovo modello, costringendo l’utente a sbarazzarsi di tutti gli occhiali 3D per acquistarne di nuovi.
Sono già dodici le grandi compagnie, tra cui Sharp, Hitachi, Seiko, Mitsubishi e altre ancora che hanno confermato il loro interesse alle attività della Full HD 3D Glasses Initiative. Entro fine mese vedrà la luce un centro per testare la conformità al nuovo standard dei nuovi prodotti immessi sul mercato. Probabilmente questa iniziativa consentirà finalmente di acquistare un paio di occhiali 3D che sopravviveranno al televisore con un evidente risparmio in termini economici e di impatto ambientale. Tutte le informazioni sull’iniziativa si possono reperire sul sito web ufficiale.
[A cura di Giuseppe La Guardia]