Napster ritorna in Italia: lo storico marchio ormai di proprietà di Rhapsody, apre ora a 14 nuovi paesi Europei per offrire il suo servizio di streaming musicale online ormai diffuso dagli altri attori del settore, come Spotify, Deezer, Rdio o Google. Oltre all’Italia , il servizio arriva anche in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi, oltre a Germania e Regno Unito dove era già disponibile.
Iscrivendosi al servizio sarà possibile ascoltare musica illimitata gratuitamente per i primi 30 giorni; scaduto il periodo sarà necessario proseguire acquistando un abbonamento mensile di 9.95 euro, grazie al quale sarà possibile ascoltare musica illimitata, da qualunque dispositivo (grazie anche all’apposita app per iOS) ed anche in modalità offline. In particolare Napster offrirà musica appositamente targhettizzata al mercato di riferimento degli utenti.
Nonostante oggi sia un servizio legale a tutti gli effetti, il nome di Napster è ricordato dai meno giovani per essere stato il primo grande software di peer-to-peer ad avere successo e diffusione, prima che l’industria musicale gli scatenasse contro diverse cause legali, che potarono alla sua chiusura e alla successiva vendita.
Resta in ogni caso assodata l’influenza che Napster – nel bene e nel male – ha esercitato sul mercato musicale digitale: alcuni osservatori considerano l’impatto tecnologico di Napster al pari di quelli di iTunes nell’evoluzione storica della musica online. Inoltre l’ormai dimenticata versione P2P può essere senza dubbio considerata il “padre” virtuale del modello musicale on-demand che sta spopolando ultimamente con la nascita dei servizi online in streaming, e ai quali oggi lo stesso Napster appartiene nella sua nuova veste legale.
Per iscriversi è sufficiente sfruttare la pagina ufficiale e scaricare la app gratuita per iOS.