Nel corso di un blitz antidroga a a Marano, a nord di Napoli, sono stati individuati e sequestrati dai Carabinieri 35 panetti di cocaina che avevano la peculiarità di riportare il logo Apple; a detta di alcuni, ma è tutto da confermare, il simbolo della Mela serviva a dimostare la “qualità” del prodotto (cocaina purissima).
Su richiesta della Direzione distrettuale antimafia sono state arrestate 21 persone, bloccando un traffico che secondo gli inquirenti avrebbe fruttato un guadagno di circa due milioni di euro. Oltre al logo Apple di colore rosso su alcune confezioni era riportato il numero 1254 (quello che si usa per la ricerca di numeri telefonici), in altri la scritta ‘Zebi’ (non chiaro il riferimento). Il tutto era custodito nell’abitazione di uno dei 21 arrestati. Al momento dell’arresto l’uomo ha cercato di disfarsi della droga gettandola dal balcone della casa al primo piano di una palazzina dove abitava lanciandosi anche lui nel tentativo di sfuggire all’arresto e fratturandosi un piede.
Marchiare la droga con logo e nomi di aziende famose non è inusuale. Gli spacciatori i tutto il mondo utilizzano spesso questa tecnica per “brandizzare” i loro prodotti e renderli riconoscibili a chi andrà ad acquistarli. In questo modo, come accennato, pretendono di garantirne la qualità rispetto a quelli della concorrenza. Si sono visti panetti di droga con il marchio di Volkswagen, ad esempio, di Rolls Royce, di Yves Saint Laurent, di Omega il tutto, chiaramente, senza che i proprietari dei brand ne sapessero nulla e semplicemente pagassero in questo modo il prezzo della notorietà.
Qui sotto un pacco di 1 KG di cocaina sequestrato in Colombia ad un narcotrafficante che aveva apposto su di esso il marchio della mela morsicata.