Storie d’amore tra piccoli e grandi scugnizzi si intrecciano e sono lo strumento per raccontare una Napoli, anzi, una “Napoli Napoli”, divertente, un po’ romanzata e stereotipata, quasi da sogno. Sì, un sogno perché Ciro e Ludovica, i due piccoli scugnizzi innamorati (due piccoli adulti in miniatura più che bambini), e lo psicologo e la mamma di Ciro (due personaggi divertenti intrisi di stereotipi di un folclore da manuale) vivono in una Napoli dove convivono la borghesia dei palazzi vista mare convive con la periferia senza alcun problema e dove la città sembra davvero uscita da una favola.
“Quando il suo ex marito, un popolare cantante neomelodico, perde la vita lanciandosi dal palco per fare stage diving, Debora si preoccupa per suo figlio Ciro di undici anni. Il ragazzino sembra molto turbato, al punto da non mangiare più neanche il ragù domenicale. Angosciatissima, la madre lo porta da Tommaso, psicologo dell’infanzia timido e imbranato. Il dottore scoprirà però che a turbare Ciro non è solo la perdita del padre, quanto piuttosto le sue prime inquietudini amorose. I due faranno così un patto: lo psicologo aiuterà il bambino a conquistare la sua amata compagna di classe, mentre lui gli darà una mano per farlo fidanzare con sua madre”. E’ questa la trama di Troppo Napoletano nella sintesi della redazione di iTunes che riporta tutti gli elementi del film: turbamenti, buon cibo, musica neomelodica, angoscia, famiglia, inquietudini amorose e patti improbabili e romantici.
Interpreti di questa commedia napoletana divertente e leggera sono Serena Rossi, Luigi Esposito, Rosario Morra, Gennaro Guazzo, Giorgia Agata, Giovanni Esposito, Salvatore Misticone, Nuncia Schiano, Rosaria De Cicco, diretti da Gianluca Ansanelli per i produttori Buonaluna, Cattleya e Rai Cinema.