Secondo Nancy Pelosi «iPhone è stato inventato dal governo degli Stati Uniti». Una delle donne più note e importanti della scena politica statunitense ha sganciato una dichiarazione bomba che non mancherà di scuotere l’interesse del mondo IT.
Così, arrivati in questo giugno del 2016 è tempo di ricrederci: a quasi 10 anni dall’introduzione dello smartphone che ha cambiato tutto scopriamo che non è stata Apple, tantomeno Steve Jobs e Jony Ive: iPhone è stato inventato dal governo federale USA. La dichiarazione shock, per gli appassionati della Mela e non solo, provocherà forse più di un brivido a Cupertino, nonostante l’invidiabile clima notoriamente mite, senza dubbio darà il via a una serie di commenti e battute negli uffici e nei corridoi del quartier generale della Mela.
Un video YouTube, segnalato da Cult of Mac che riportiamo in questo articolo, mostra Nancy Pelosi che pronuncia la fatidica frase durante il congresso nazionale dei democratici. Il ragionamento non è nuovo nel mondo della politica: secondo Pelosi è grazie agli investimenti del governo USA che è stato possibile creare la tecnologia GPS, gli schermi piatti, le comunicazioni wireless e la compressione dei dati, il riconoscimento della voce e altro ancora. Così mostrando il suo fedele iPhone, la politica statunitense dichiara che sì Steve Jobs ha avuto una buona idea mettendo tutto insieme ma che senza gli investimenti statali oggi non avremo iPhone.
È un punto di vista inusuale ma non unico: funzionari statali e cariche pubbliche leggono dati e realtà in modo diverso, per esempio, da un imprenditore. Nessuno può negare ad Apple la paternità di iPhone, ma difficilmente oggi ci sarebbe una Silicon Valley o Internet senza gli ingenti investimenti pubblici e privati per nuove tecnologie, anche militari, effettuati nel corso dei decenni.