Un Mike Lazaridis particolarmente coinvolgente ha svelato alcune delle tecnologie chiave del futuro di RIM durante il suo intervento nell’ambito del keynote “Mobile at the Heart of Business Strategy” di cui vi avevamo dato notizia ieri. Gli annunci sono di un certo spessore per gli utilizzatori di tecnologie in movimento: esaminiamoli più nel dettaglio.
Il primo regalo che il CEO di RIM fa alla comunità di utilizzatori BlackBerry è il BlackBerry Enterprise Server Express, dal prossimo mese completamente gratuito. Si tratta di un ottimo strumento per la produttività business che, nella versione offerta, presenta la solidità di una soluzione efficiente e collaudata senza le funzioni avanzate destinate a situazioni più complesse.
In questo modo ne viene semplificata l’adozione in un contesto di piccola e media impresa, pur garantendo lo stesso livello di sicurezza e flessibilità offerto dal più completo Enterprise Server.
“L’opportunità è incredibile”, sottolinea Lazaridis, evidenziando come in un momento in cui gli smartphone stanno diventando onnipresenti, la possibilità di fornire a tutti gli strumenti aziendali professionali di alta gamma come Microsoft Exchange 2010, 2007 e 2003, Microsoft Windows Small Business Server 2008 e 2003, possano migliorare il flusso di lavoro dell’intera azienda.
Gli utenti avranno un rapido accesso alle email aziendali in modalità push, con la possibilità di sincronizzazione, ma non solo: anche il calendario, i contatti, le note, i documenti e le cartelle in remoto, saranno gestibili con rapidità a partire dal proprio terminale mobile. BlackBerry consente la connettività anche ad applicazioni business e ai sistemi enterprise sotto firewall, il tutto in modalità wireless sicura.
La qualità della soluzione offerta da RIM è di tutto spessore. Lo conferma il premio Global Mobile Award assegnato oggi al BlackBerry Enterprise Server v5 nella categoria “Best Mobile Enterprise Product or Service”, da parte di una giuria indipendente.
L’annuncio del premio arriva giusto il giorno dopo l’annuncio di Lazaridis in conferenza stampa.
Il BlackBerry Enterprise Server è la proposta di RIM basata su tecnologia push per la mobilità aziendale. Con questo strumento gli amministratori di sistema possono gestire i profili dei dispositivi mobili dei dipendenti; eegole di policy, sicurezza, applicazioni installabili, distribuibili, disabilitabili, così come la cancellazione dei dati personali da remoto in caso di perdita.
L’integrità dei dati è assicurata grazie alla criptazione end-to-end AES 256-bit.
L’altro annuncio di grande interesse è il rinnovato web browser, il quale con l’adozione del WebKit, cambia radicalmente il suo engine fin dalle fondamenta, guadagnando in velocità di navigazione, qualità di visualizzazione ed un’attinenza agli standard certificata dal punteggio di 100/100 nel test ACID3.
Un dato shockante: le analisi di RIM mostrano che il 99% delle applicazioni scaricate sul cellulare vengono cancellate o diventano inutilizzate solo dopo quattro settimane. Lazaridis vuole delle superapplicazioni, software che suggeriscano all’utente l’idea di “come aver fatto prima, senza?”, applicazioni che siano “SuperApps”.
Le dimostrazioni sono particolarmente convincenti: il CEO parte con l’onnipresente Twitter, attivandolo direttamente dalla Inbox. “Se sei in giro, l’ultima cosa che vorresti è controllare una dozzina di applicazioni differenti, per vedere se c’è qualcosa di nuovo”. Come dargli torto?
Ma le possibilità delle SuperApps si estendono ad eBay, servizi di download di musica digitale, integrazione “in-the-cloud”. Un filmato mostra l’interazione con un apparato car-audio. Il BlackBerry connesso via Bluetooth all’impianto è in grado di interrompere la musica, permettere di rispondere alla telefonata e far ripartire la canzone allo stesso punto, in maniera completamente automatica.
La forza degli strumenti programmativi permetterà di realizzare servizi geolocalizzati e di micropagamento integrato con i carrier partners, ma questo a BlackBerry non basta. L’intero universo di RIM si presenta estremamente disponibile all’integrazione verso l’altrui business: Lazaridis dichiara di essere al lavoro insieme ad altri partner, Adobe, IBM, Eclipse, Microsoft, Oracle, SAP ed altri per realizzare altre SuperApps utilizzando gli strumenti del middleware di loro scelta, senza compromessi sulla sicurezza, carico sulla rete o capacità della batteria.
Con l’ultimo asso nella manica, il CEO stimola l’adozione dell’Enteprise Server in tutti quei reparti aziendali in cui si cerchi la convergenza tra fisso e mobile. Il software proposto adesso comprende ulteriori bonus come l’integrazione verso i centralini digitali PBX, un sistema di distribuzione di media digitali “Chalk Media”, oltre all’immancabile apertura verso il social network grazie alle soluzioni IBM Lotus.
Mike Lazaridis termina il suo discorso con lo sprone ad adottare gli giusti standard, le giuste scelte, i giusti incentivi. Un intervento energico che riaccende la battaglia senza sosta per la conquista delle tasche dell’utente, una lotta davvero senza spietata e quartiere, nell’arena di Barcellona.