Al Mobile World Congress di Barcellona sono in mostra alcune delle prime soluzioni con USB Type-C, il connettore che dovremmo vedere, almeno secondo voci che circolano da tempo, anche sui futuri MacBook. Il connettore USB Type-C è sottile, robusto, reversibile e in grado di supportare performance elevate. L’USB Implementer’s Forum (USB-IF) ha denominato lo standard USB 3.1 “SuperSpeed” per vari motivi: consente il raddoppio della larghezza di banda (fino a 10 Gbps), integra funzionalità per il trasporto di alimentazione con potenza fino a 100W, oltre ad offrire funzionalità DisplayPort per la connessione di display HD.
Apple dovrebbe potrebbe implementare il supporto al nuovo standard iniziamente nei nuovi MacBook e sulla carta sono molti i vantaggi, alcuni dei quali non faranno rimpiangere il non troppo fortunato standard Thunderbolt appoggiato (senza troppa convinzione) da Apple/Intel. Le connessioni USB 3.1 sono, come già detto, reversibili e, similarmente a quanto possibile con i cavi Lightning di Apple, i connettori possono essere collegati senza preoccuparsi dell’orientamento. Il design è simmetrico è solo leggermente più grande (+15%) rispetto al connettore microUSB tipico che si trova in alcuni smartphone, fotocamere e stampanti.
A rendere interessare l’ultimo standard USB è la sua retrocompatibilità: connettore a parte, i dispositivi più novi potranno eventualmente essere connessi a porte di vecchia generazione semplicemente usando un cavo di precedente generazione. Il nuovo standard promette maggiore velocità e, in teoria, il trasferimento dei dati richiederà la metà del tempo rispetto a ora, permettendo dunque maggiori velocità nel trasferimento di musica, filmati, foto, sincronizzazioni.