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MyLiFi è una lampada che sfrutta la tecnologia LiFi per trasmettere Internet con la luce. Rispetto al Wi-Fi non genera né onde radio né campi elettromagnetici e potrà offrire prestazioni fino a 100 volte superiori.
Il LiFi trasmette i dati modulando i segnali con una luce invisibile all’occhio umano (visibile tra 400 e 800 THz) con una lampada LED. I segnali di luce possono essere ricevuti e convertiti in dati da accessori connessi a computer o tablet con cavi USB-A o USB-C.
La lampada è stata presentata da tempo (ne abbiamo parlato qui) e il costruttore pensa a nuove idee per ridefinire la connettività di case e uffici. Era già possibile controllare la lampada dal web e da smartphone per app ma ora MyLiFi Chatbot funziona anche con Google e presto sarà utilizzabile anche con Alexa e Facebook, permettendo agli utenti di accenderla/spegnerla, stabilire programmazioni, impostare temperature colore (tra il bianco e l’arancio) e impostare l’intensità della luce.
Al MWC di Barcellona, l’azienda francese Oledcomm ha mostrato la possibilità di gestire comandi con l’app MyLiFi Chatbot o i controlli vocali, inclusa l’attivazione con “OK Google” e il comando ““Talk to MyLiFi” per aprire l’app e personalizzare il dispositivo in vari modi.
I dati gestiti dalla lampada Lifi vengono trasmessi soltanto nel cono luminoso generato dalla fonte di luce, permettendo, in particolar modo in ambito aziendale, di garantire la sicurezza nella trasmissione di dati sensibili. Una lampada LED usa l’80% di energia in meno rispetto a una lampadina a incandescenza. Secondo i promotori di questo standard, LiFi è più rispettoso dell’ambiente e ha bisogno di 13.5 watt contro i 20 watt richiesti tipicamente da un router Wi-Fi.