In questa edizione del Mobile World Congress Samsung ha presentato il Galaxy Beam di nuova generazione, versione ammodernata dello smartphone con videoproiettore integrato che porta lo stesso nome, presentato sempre qui a Barcellona lo scorso anno. Il primo Samsung Galaxy Beam del 2010 non ha avuto un grande successo commerciale, tanto che moltissimi anche tra gli addetti ai lavori hanno accolto il nuovo Galaxy Beam di quest’anno come il primo terminale con pico-proiettore integrato. Le specifiche sono state leggermente migliorate: invece del processore single core da 720MHz della prima generazione ora troviamo un nuovo dual core da 1GHz. Si tratta di un terminale Android con integrato un pico-proiettore DLP da 15 lumens e risoluzione di 640×360 pixel. Quando lo schermo da 4 pollici integrato non basta per mostrare foto e video, con il Galaxy Beam è possibile proiettare uno schermo che può arrivare fino a 50 pollici.
In questo articolo inseriamo due filmati che mostrano il proiettore dello smartphone in funzione. La luce ambiente non era l’ideale per la prova e i 15 lumens mostrano il limite nella proiezione dell’home screen del telefono: per proiettare nero e zone in ombra convincenti occorre disporre di più contrasto e più luminosità. Viceversa nel secondo video con la proiezione di foto e anche di un filmato le cose migliorano sensibilmente. Mentre lo smartphone proietta a parete la nostra mente corre alla batteria da 2.000mAh integrata: quando potrà durare sotto sforzo? Ovviamente per sfruttare il proiettore integrato è sempre bene avere a portata di mano un alimentatore oppure una batteria esterna supplementare.