OpenAI è in piena fase di ristrutturazione, ma Elon Musk ha fatto causa alla società guidata da Sam Altman per impedirgli di cambiare lo status dell’azienda da no profit a for profit. OpenAI ha rifiutato i 97,4 miliardi messi sul piatto da Musk per comprare la società di Altman, ma Musk non si ferma, cerca di mettere in tutti i modi i bastoni tra le ruote alla società nella quale un tempo aveva investito, paventando un “possibile conflitto di interessi”.
Musk ha affermato di essere pronto a scontrarsi in tribunale perché danneggiato dal cambiamento in società di lucro del creatore di ChatGPT, spiegando che al momento del suo disinvestimento OpenAI aveva riferito di voler rimanere un’organizzazione senza scopo di lucro.
I cambiamenti che OpenAI sta predisponendo nel proprio statuto sono tutt’altro che banali per quanto riguarda i profitti per gli investitori, e Musk pretende un risarcimento.
Musk afferma ancora che alla sua offerta Altman abbia risposto senza avere interpellato il comitato direttivo, organo che nel caso di un’organizzazione senza scopo di lucro ha l’ultima parola su tutta la gestione finanziaria, e quindi su una possibile offerta di acquisto. Ovviamente il comitato potrà sempre difendersi, affermando che il pensiero di Altman è compatibile con gli obiettivi perseguiti da OpenAI.
Resta da capire cosa succederà. La lettera di intenti di Musk è stata resa pubblica e da questa emerge che la scadenza è fissata per il 10 maggio 2025; il pagamento è previsto in contanti al 100%, con l’imprenditore e gli investitori pronti a mettere le mani in tasca pretendendo accesso totale ai libri contabile e dettagli sul personale.
Ancora, Musk afferma di essere pronto a ritarare l’offerta di acquisizione ostile se il consiglio di amministrazione si impegnerà a non cambiare status, in aperta contraddizione con la sua stessa tesi secondo la quale gli asset di OpenAI non possono essere trasferiti a privati.
Se si arriverà a uno scontro in tribunale, OpenAI potrebbe essere costretta a rinunciare alla trasformazione in impresa a scopo di lucro (la peggiore opzione possibile per Altman che dovrebbe restituire fondi ricevuti), fallimento che raffredderebbe gli investitori e anche future raccolte di fondi. Comunque andrà a finire, Musk avrà sicuramente fatto perdere tanto tempo a OpenAI, con tutto ciò che ne consegue in un settore che corre velocemente e ogni secondo conta.
Nel frattempo Musk con la sua xAI punta a una intelligenza artificiale completamente allineata per il bene e il fine ultimo dell’umanità, ma ha già anicipato che il prossimo modello AI Grok 3 in arrivo promette di essere più potente di qualsiasi altro.
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