In alcuni paesi Spotify è più conveniente di iTunes. Questo quanto si evince dai dati pubblicati da Kobalt Music Publishing, una delle etichette discografiche indipendenti più grandi al mondo che rappresenta oltre 6.000 musicisti tra cui Paul McCartney, Lenny Kravitz e Gwen Stefani.
Nonostante la recente e brusca decisione di Taylor Swift di ritirare tutte le proprie canzoni da Spotify e Deezer abbia riacceso il dibattito su quanto sia effettivamente conveniente per gli artisti distribuire la propria musica tramite i servizi di streaming digitale, per molti musicisti sembra che distribuire musica su Spotify sia addirittura più remunerativo rispèetto alla vendita dei propri album tramite iTunes, almeno in alcuni paesi.
In Europa infatti, con iTunes gli artisti hanno mediamente guadagnato il 32% in più rispetto a Spotify nel terzo trimestre del 2013: la percentuale è drasticamente scesa all’8% nel successivo trimestre. Nel primo trimestre del 2014 è avvenuto il sorpasso di Spotify, il quale ha fatto guadagnare il 13% in più rispetto alla vendita dei brani su iTunes. Storia ben diversa invece negli Stati Uniti, dove i ricavi delle vendite su iTunes continuano ad essere maggiori di quelli ottenuti con la distribuzione della musica tramite Spotify.