Sembra mancare davvero molto poco al progetto Apple di un servizio di musica in streaming. Dopo la notizia, di ieri, secondo la quale Cupertino ha siglato un patto con EMI per la distribuzione della musica di questa etichetta discografica via cloud, arriva anche quella di un accordo con Sony.
Se quel che riferisce Bloomberg corrisponde a realtà, Apple a questo punto si sarebbe messa in tasca i contratti con tre delle quattro più importanti case discografiche al mondo (Warner, EMI e Sony); la quarta e più importante per quantità di autori, ovvero Universal, sarebbe prossima a firmare anch’essa. A quel punto il nuovo MobileMe, il sistema intorno a cui ruoterà la piattaforma musicale via Internet di Apple, avrà a disposizione un catalogo enorme e sufficientemente appetibile per essere lanciato commercialmente e capace, in quanto tale, anche di trainare altre etichette più piccole che potrebbero avere un incentivo ad entrare anch’esse nell’accordo.
Il concetto di base intorno a cui il servizio musicale si impernierà, spiega Bloomberg, è quello dell’ “armadietto” musicale, un account remoto nel quale collocare la propria musica da ascoltare da qualunque dispositivo in qualunque momento senza necessità di scaricarla o spostarla. Non ci sarà neppure bisogno di fare l’upload della musica in rete come accade con altri servizi similari. Semplicemente una volta registrati con il proprio account, sarà possibile ascoltare i propri brani. Questo, spiega Bloomberg, agevolerà non solo il cliente finale ma anche la stessa Apple che non sarà obbligata a memorizzare un brano centinaia se non migliaia di volte, una per ciascun utente che desidera archiviarlo in rete.
Il servizio musicale sarà basato nel nuovo e gigantesco centro dati che Apple ha realizzato a Maiden, in North Carolina all’interno del quale saranno gestiti certamente anche altri servizi cloud.
Al momento non è possibile dire con certezza quando ci sarà il debutto del servizio on the cloud di Apple, ma tutto punta al 6 giugno quando si terrà il discorso inaugurale della WWDC. È possibile che la nuova piattaforma sia almeno parzialmente legata al nuovo iOS 5 che dovrebbe vedere la luce anch’esso nel contesto dell’evento per gli sviluppatori.