Un progetto tutto italiano quello che vede la realizzazione di MusA, con la quale si intende favorire la fruizione delle opere museali da parte di tutti, incluse le persone con disabilità visive.
L’applicazione, realizzata dal Dipartimento di Informatica dell’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Associazione Nazionale Subvedenti per DescriVedendo, sarà disponibile per gli smartphone e sfruttandone la fotocamera sarà in grado di riconoscere automaticamente le opere d’arte inquadrate e ne mostrerà una descrizione molto dettagliata e oggettiva.
Il sistema è progettato per fornire anche una lettura automatica di questa descrizione e, grazie alla realtà aumentata, durante la lettura l’applicazione evidenzia le parti dell’opera che vengono descritte. MusA, acronimo che sta per Museo Accessibile, permette inoltre all’utente di interagire: toccando sullo smartphone una parte dell’opera, ne restituirà una descrizione.
Come dicevamo quest’applicazione sarà accessibile a tutte le persone con disabilità visive grazie all’integrazione con gli strumenti di accessibilità già disponibili sugli smartphone, come ingranditori per persone ipovedenti e lettura del testo per persone non vedenti.
Per le persone ipovedenti saranno anche disponibili funzionalità apposite come i filtri, che permetteranno ad esempio di vedere l’opera a colori invertiti o con maggiore luminosità.
Il progetto, coordinato da Sergio Mascetti, docente di Informatica della Statale, è finanziato da Fondazione Comunità di Milano ed è stato presentato in occasione della Settimana Internazionale dei diritti delle persone con Disabilità patrocinata dal Comune di Milano.