Secondo Murata, fornitore storico di Apple il mercato e la domanda di smartphone già in crisi continueranno a calare anche nei prossimi mesi, una previsione lugubre con una sola schiarita: sembrano fare eccezione gli smartphone top di gamma più costosi, in cui rientrano praticamente tutti gli iPhone e Android top, che mantengono una domanda più sostenuta.
Intervistato da Bloomberg Norio Nakajima, presidente di Murata, osserva che crisi economica e incertezza spingono gli utenti a posticipare l’acquisto di smartphone, andando così a prolungare ulteriormente i tempi medi di sostituzione: ora un modello viene usato anche fino a 3-4 anni. Dall’altro lato la produzione è stata limitata dalla scarsità dei chip, così il mercato sta subendo pressioni sia sul fronte della domanda che dell’offerta.
L’andamento negativo del mercato si traduce con un calo del 20% nella quotazione del titolo Murata in borsa. Un colpo non da poco per la società giapponese che da anni è protagonista, anche se dietro le quinte, di questo mercato fornendo parti e componenti non solo ad Apple per iPhone ma anche per i terminali Samsung, oltre che per tutti i principali marchi cinesi.
Il presidente di Murata è convinto che la situazione non migliorerà entro il 2022 e nemmeno nei primi mesi del 2023, inoltre teme che gli smartphone diventeranno sempre più beni comuni, così gli utenti prolungheranno ulteriormente i tempi di sostituzione. Purtroppo i dati di mercato più recenti confermano le osservazioni del dirigente: secondo Canalys l’ultimo trimestre segna un calo del 9% nelle spedizioni mondiali di smartphone.
Come anticipato l’unica nota positiva rilevata da Murata è la domanda ancora sostenuta per gli smartphone top di gamma più costosi, iPhone e Android top. Secondo le rilevazioni la domanda elevata degli iPhone 14 Pro permetterà ad Apple di resistere meglio alla crisi in corso. Anche i dati Canalys confermano che Apple fa meglio di quasi tutti gli altri marchi di smartphone.
Gli analisti temono cosa succederà nei primi mesi del 2023, una volta che sarà svanito l’effetto novità degli iPhone 14 Pro, anche perché i modelli 14 base, in particolare 14 Plus, non sembra riscuotere il successo sperato da Apple.