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Multi-touch, arma segreta di Apple

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Sarà  il moulti-touch, il sistema di controllo “gestuale” di iPhone, la vea arma segreta di Apple nel futuro più prossimo. Questa la previsione di Ben Reitzes, analista di USB Investment Research.

Reiztes, uno degli osservatori più apprezzati del mondo Apple, elabora la sua teoria in un quadro originale e credibile della posizione di Apple attuale e soprattutto delle possibilità  di crescita nel breve e medio periodo.

L’attenzione del mercato e degli appassionati è tutta concentrata su iPhone,ma l’analista suggerisce di mettere meglio a fuoco le potenzialità  non ancora rivelate al pubblico della tecnologia multi-touch. Ben Reitzes è infatti convinto che gli schermi in grado di tracciare più punti di contatto con le dita dell’utente e l’interfaccia abbinata di Apple, tutta basata sull’utilizzo naturale dei gesti delle mani, troverà  impiego in un numero sempre crescente di prodotti realizzati da Cupertino.

L’ecosistema multi-touch di cui parla l’analista è proprio un ampio e variegato insieme di prodotti tutti realizzati da Apple ma appartenenti alle categorie più diverse di dispositivi. Prima iPhone, poi l’integrazione negli iPod, successivamente nuovi modelli di telefoni cellulari e in un futuro non così lontano persino nelle televisioni. Ben Reitzes illustra meglio il concetto: “Per quanto riguarda iPhone, riteniamo che Apple realizzerà  una intera linea di telefoni da 150 dollari fino a 600 dollari, disponibili per l’acquisto in numerosi punti vendita in diverse nazioni, questo nell’arco di tre anni, proprio come è stato fatto con iPod.”

L’analista di USB Investment Research è convito che le nuova piattaforma multi-touch sarà  integrata nei più importanti prodotti hardware in un periodo compreso tra tre e cinque anni. Sempre secondo Reitzes i primi dispositivi ad integrare i nuovi schermi sensibili al tocco saranno gli iMac, con una previsione per il lancio entro quest’anno oppure nel 2008. Tra i prodotti nuovi vengono citati anche sistemi Mac oggi non esistenti, quali i vociferati Tablet.

Tutte queste considerazioni conducono Reitzes a un’altra osservazione e cioè che oggi Apple grazie alla tecnologia multi touch si trova nella stessa posizione in cui è trovata tra il 2001 e il 2003 quando presentò i primi iPod con ghiera cliccabile. “In quel periodo era forse irrilevante concentrarsi sui dettagli dei primi iPod, caratteristiche quali la capacità  e il prezzo di 399 dollari relativamente alto.”

Quello che più importa sottolineare è che la mega-piattaforma elaborata e pronosticata da Reitzes può diventare per Apple la base di partenza per una spirale di crescita di cui ora non è possibile intravvedere la fine.

Passando ai numeri l’analisi di Reitzes si tradurrebbe in crescite consistenti nei ricavi garantiti da ogni singola azione Apple: da 0,35 dollari fino a 1 dollaro per azione per gli iPhone; 0,30 dollari generati dai nuovi Mac; 0,06 dagli ultra portatili, infine 0,33 dollari per gli iPod.

Tirando le somme Reitzes quantifica la crescita per Apple generata dalla “mega piattaforma” pari a circa un dollaro di complessivi nei ricavi generati da ogni singola azione (EPS earning per share).
[A cura di L. M. Grandi]

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