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Mozilla vuole che gli utenti tornino ad apprezzare Firefox

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Laura Chambers, CEO a interim di Mozilla, ha dichiarato che l’azienda da lei guidata sta reinvestendo in Firefox, browser per troppo tempo rimasto “stagnante” in termini di funzionalità rispetto ai concorrenti.

Lo riferisce Fast Company citando le parole di Chambers, nello specifico la speranza di far tornare il browser una alternativa indipendente rispetto a nomi quali Safari e Chrome.

Chambers riconosce che Mozilla ha un po’ perso di vista Firefox negli ultimi anni, inseguendo opportunità quali la VPN (un servizio di rete privata virtuale che protegge la privacy e la sicurezza online degli utenti mascherando il loro indirizzo IP) o il Relay (estensione che permette di nascondere il proprio indirizzo email con un alias). Da quando ha sostituito Mitchell Baker come CEO a febbraio, l’azienda ha ridimensionato alcune precedenti decisioni ed è tornata a dare priorità a Firefox. “Si, Mozilla si sta rifocalizzando su Firefox”, ha dichiarato Chambers. “È ovviamente il nostro prodotto principale, è parte fondamentale della nostra attività ma riteniamo sia anche una parte importante di internet”.

Tra i segnali di attenzione dedicati da Mozilla a Firefox, la possibilità di aggiungere funzionalità diventate fondamentali in altri browser. È stata recentemente implementata la funzione schede verticali, un modo per ampliare l’area di lavoro disponibile nel browser (offrendo la possibilità di disporre gli strumenti per interagire con il browser e la lista delle schede aperte in verticale, sul lato sinistro della finestra), funzione che vedremo nella versione definitiva di Firefox 131 e che ricorda una opzione simile già vista su Microsoft Edge. Mozilla sta lavorando anche su una funzione che consente di raggruppare le schede e un modo più semplice per offrire lo switch tra i profili utente. Si sta ripensando anche alla revisione del concetto di web app per permettere all’utente di usare un sito web come se fosse un’applicazione desktop.

Mozilla ha abbandonato le Progressive Web App (applicazioni web sviluppata e caricate come una normale pagina web, ma che si comportano in modo simile alle applicazioni native quando utilizzata su un dispositivo mobile) ma ora avrebbe ripreso i colloqui con membri attivi nello sviluppo del browser per valutare un passo indietro.

Mozilla combina funzionalità anti-tracking e VPN in Firefox

“Non abbiamo sempre dato priorità ad alcune caratteristiche come avremmo dovuto fare”, spiega Chambers, affermando che il cambio di passo è stato “sentito nella community, dando l’impressione che stiamo dando davvero priorità, dando vita vita alle cose che chiedono”.

L’applicazione Firefox è stata criticata per le prove su una alternativa più rispettosa della privacy nel tracciamento dei cookie ma Lena Cohen dell’EFF ritiene l’approccio di Mozilla molto più rispettoso della privacy rispetto alla proposta di Google di un “Privacy Sandbox”. A giugno è stata annunciata l’acquisizione di  Anonym, startup di ex dirigenti Meta che dispone di una tecnologia indicata come in grado di migliorare la privacy nella pubblicità online.

La maggiorparte delle entrate di Mozilla arriva dagli accordi con Google: nel 2022 Big G ha pagato 510 milioni di dollari per far rimanere Google il motore di ricerca di default. Chambers riferisce che diventare meno dipendente da Google è ad ogni modo una priorità per Mozilla, e afferma che la creazione di un sistema di tracciamento pubblicitario proprietario, potrebbe essere uno dei modi per riuscirci. Altre fonti per le entrate potrebbero arrivare da nuovi prodotti ma anche da funzioni di AI generativa integrata nel browser con un chatbot dedicato.

Tutti gli articoli su Firefox di Macitynet sono disponibili da questa pagina

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