Mozilla vuole migliorare il mercato di Firefoxe per questo ha deciso di rivedere e riorganizzare le modalità con le quali sviluppa, comunica e decide l’integrazione di funzionalità per il browser. Dell’iniziativa se n’è parlato nel corso di un incontro privato che si è svolto a Whistler (Canada) la scorsa settimana. In un post sul blog dell’azienda, intitolato “cosa aspettarsi da Firefox” e pubblicato subito dopo l’incontro sono stati delineati tre “pilastri” (aree di interesse) come riferimento alle strategie da seguire nella costruzione del browser: “qualità intransigente”, “il meglio del web” e “unicamente Firefox”.
Il post sul blog non dice in realtà nulla di nuovo, evidenziando ad ogni modo cosa è stato fatto negli ultimi anni, promettendo, come prevedibile, dell’impegnarsi a rendere Firefox migliore e spiegando che presto arriverà anche la versione per iOS e Windows 10.
Dave Camp, director of engineering di Firefox, ha inviato due messaggi (questo il primo link, questo il secondo link) alla mailing list Firefox Dev, rivelando qualche dettaglio in più. Un nuovo programma denominato “Great or Dead”, come il nome lascia intendere, evidenzia la necessità di snellire alcune funzionalità. “Ogni nuova caratteristica nel browser dovrà essere affinata, funzionale e piacevole da usare”, “se non riusciremo a ottenere questo, non dovremmo neanche provare a implementarle”.
Mozilla spiega che saranno tre le opzioni che porteranno a ottenere lo scopo prefissato: passare più tempo nel migliorare l’esistente, rimuovere alcune funzioni, o “individuare servizi o add-in di terze parti in grado di fare il meglio di quanto abbiamo fatto noi”. L’ultima affermazione non sarà gradita da puristi del browser, soprattutto dopo le polemiche seguite all’integrazione del servizio Pocket nelle ultime release di Firefox (un pulsante per salvare le pagine web e visualizzarle in modalità adatta alla lettura).
Il team Firefox ha ad ogni modo intenzione di mettere insieme “un elenco di funzionalità che hanno bisogno di essere riviste”, chiedendo aiuto nel mantenere la lista, rivedere le funzionalità o “trasformarle in quello che dovrebbero essere”. Mozilla vuole inoltre riorganizzare la sua risorse perché tutto funzioni a dovere. “Aspettatevi di vedere alcuni sforzi specificatamente destinati allo sviluppo di nuove funzionalità, portando quelle esistenti all’altezza dei nostri standard”. L’unica nuova funzionalità al momento nota ed elencata nella lista si chiama “Electrolysis” ed è in buona sostanza il supporto al multi-processing, un’idea alla quale la fondazione aveva iniziato a lavorare già nel 2013. Altre funzionalità che dovrebbero rendere “unico” Firefox sono quelle che permetteranno di personalizzare e migliorare il browser in base alle esigenze dell’utente. Sono previste altresì non meglio specificate migliorie per la modalità di Navigazione Anonima (utile per visitare siti web senza lasciare traccia).
Anche il ciclo di sviluppo interno sarà accelerato; al momento Firefox, similarmente a Chrome, è aggiornato 18 settimane circa, e gli utenti hanno una nuova versione più o meno ogni sei settimane. La fondazione vuole abbattere questi tempi, mettendo a disposizione degli utenti le nuove funzioni quando disponibili. Gli update critici, in particolare, dovranno arrivare agli utenti in pochi minuti, non dopo giorni.
Mozilla avrebbe deciso anche di abbandonare XUL (un linguaggio per definire interfacce grafiche) e XBL (linguaggio di markup per definire comportamento e look di widget ed elementi XML), per passare ad altre tecnologie usate nello sviluppo di contenuti web. XUL e XBL avrebbero finora creato problemi, aumentando la complessità per gli sviluppatori che hanno bisogno di velocità (si tratta, essenzialmente di tecnologie usate finora solo da Mozilla). Non è ad ogni modo ancora chiaro quali saranno le tecnologie sostitutive.
Tanta carne sul fuoco, insomma (almeno teoricamente); bisognerà ad ogni modo attendere per capire la direzione che la fondazione intenderà effettivamente prendere.