Con l’arrivo di iOS 14 Apple ha voluto maggiore trasparenza e controllo superiori prevedendo funzioni per la privacy ottimizzate. Le pagine dei prodotti sull’App Store ora includono un riassunto delle politiche sulla privacy dichiarate dagli sviluppatori, in un formato semplice e intuitivo (una sorta di “etichetta nutrizionale” per la privacy) e dall’inizio dell’anno prossimo, tutte le app dovranno ottenere l’autorizzazione da parte dell’utente prima di avviare il tracking.
Il tracking si riferisce all’azione di correlare i dati dell’utente o del dispositivo raccolti da un’app ai dati dell’utente o del dispositivo raccolti da app, siti web o proprietà offline di altre aziende per finalità legate a pubblicità mirata o misurazione della pubblicità. Il tracking si riferisce inoltre alla condivisione dei dati dell’utente o del dispositivo con i cosiddetti “data broker”.
La funzionalità legata alla privacy che Apple ha previsto in iOS 14 e che obbligherebbe in futuro gli sviluppatori a chiedere agli utenti il consenso per il tracciamento sul web, non è piaciuta ad aziende come Faceboook che è arrivata ad affermare che tutto ciò che è basato sull’advertising è “minacciato” dai cambiamenti imposti da Apple.
Non la pensa così Mozilla che loda invece la funzionalità che Apple chiama App Tracking Transparency e invita ad appoggiare l’iniziativa. Di seguito la traduzione di una parte del testo pubblicato sul blog della Mozilla Foundation:
“Nel 2019 Mozilla ha chiesto a Apple di tutelare ancora di più la privacy degli utenti resettando automaticamente l’Identifier for Advertisers (IDFA) sugli iPhone. L’IDFA permette agli inserzionisti di tracciare le attività degli utenti quando usano app – alla stregua di un venditore che ci segue da negozio a negozio mentre facciamo acquisti, memorizzando tutto ciò che guardiamo. Inquietante, vero?”.
“All’inizio del 2020 Apple è andata oltre rispetto a quanto i supporter di Mozilla avevano chiesto con l’annuncio di voler fare ai consumatori l’opzione di disattivare il tracking in ogni app, disattivando essenzialmente l’IDFA e offrendo a milioni di consumatori più privacy online. L’annuncio di Apple è anche una dichiarazione ad alta voce: la raccolta in massa di dati e l’advertising invasivo non devono essere la norma online”.
“Sfortunatamente, come potete immaginare, un sacco di inserzionisti, in particolare Facebook, non gradiscono la scelta di Apple. Facebook, che usa l’FDA per tracciare l’attività degli utenti tra differenti app per ottenere abbinamento con corrispondenti profili di advertising, afferma che i suoi partner saranno pesantemente colpiti da questo cambiamento”.
“Finora, Apple non ha fatto marcia indietro di fronte ai contraccolpi di Facebook e inserzionisti ma Apple ha ritardato l’implementazione delle funzionalità per il controllo della privacy. Dobbiamo far sì che l’azienda rimanga forte su questa posizione e offra agli utenti iPhone questa funzionalità avanzata per la privacy il più presto possibile”.
Mozilla chiede agli utenti “una massiccia effusione a sostegno della decisione di Apple per contribuire a rafforzare la sua determinazione di voler proteggere la privacy dei consumatori”.
Le funzionalità anti-tracking previste da Apple sono secondo Mozilla “una grande vittoria per i consumatori”, molti dei quali neanche sono a conoscenza della possibilità di essere tracciati tenendo conto delle varie app installate sui loro telefoni. Mozilla invita a firmare in modulo per sottolineare il proprio sostengo all’iniziativa di Apple e fare di tutto perché la Mela non molli.