Il sempre attento Florian Mueller rivela informazioni preziose sulla querelle che Motorola Mobility e Apple stanno portando avanti da alcuni mesi, il cui ultimo sviluppo è stata la rimozione dal Apple Store di iPad 3G, iPhone 3GS e 4; rimozione immediatamente sospesa a seguito di un ricorso di Apple.
In pratica, Apple contesta a Motorola di fare leva sui suoi brevetti FRAND coinvolti nell’utilizzo di chip Qualcomm, rifiutandosi di concedere tali brevetti su licenza a fronte di specifici termini di pagamento ragionevoli (ricordiamo che la sigla FRAND sta per di fair, reasonable and non discriminatory, cioè condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie).
Ciò che tutti si domandavano era dunque: quanto avrebbe chiesto Motorola ad Apple per fare uso delle licenze in suo possesso? Ebbene l’azienda delle alette avrebbe chiesto alla Mela una percentuale pari al 2.25% delle vendite dei dispositivi coinvolti.
Una cifra che Apple ha reputato (ovviamente) eccessiva. Apple dunque affronterà ora la querelle su due fronti: da una parte sosterrà che, avendo siglato un accordo con Qualcomm, detiene già i diritti per l’utilizzo delle tecnologie di Motorola, avendo Qualcomm stessa accordi diretti con l’azienda del RAZR. D’altra parte vuole impugnare la richiesta di Motorola come prova per un uso iniquo, irragionevole e discriminatorio dei suoi brevetti, concessi sotto condizioni irrispettose dello standard FRAND.
Lo scontro fra i due giganti sembra preludere future battaglie legali direttamente fra Apple e Google, che presto assorbirà Motorola Mobility.