Le vendite di Motorola cominciano già a soffrire delle pressione che l’arrivo di iPhone eserciterà sul suo mercato primario, quello costituito da Verizon. A rivelarlo è Sanjay Jha, amministratore delegato della società di Schaumburg nel corso di un incontro con gli analisti per la presentazione del trimestre fiscale.
Normalmente Motorola che negli USA rappresenta ancora una forza primaria nel campo della telefonia, perde dal 7 al 10% delle vendite nel primo trimestre dell’anno rispetto all’ultimo del precedente, ma quest’anno il calo viene già dato per superiore a quello di inizio 2010. La responsabilità è da attribuire al lancio previsto ad inizio febbraio di iPhone nell’offerta Verizon, storico partner di Motorola. Molti clienti avrebbero differito l’acquisto di cellulari in vista del lancio del cellulare Apple. Per questa ragione ora la società delle alette punta ad allettare AT&T, un tempo unico operatore mobile per iPhone, sperando di avere di ritorno la visibilità persa da Verizon.
Il fantasma di iPhone che aleggia minaccioso sul bilancio di Motorola, ha fatto la sua apparizione anche nelle stanze di Nokia. Il maggior produttore di telefoni al mondo continua a perdere terreno nel campo degli smartophone e ora controlla solo il 31% delle quote, quando solo tre mesi fa aveva il 38% a causa di una crescita (+13%) largamente inferiore a quella della concorrenza; la perdita di quote di mercato viene definita come “paurosa” dagli analisti e attribuita alla feroce concorrenza che Apple (nel settore consumer) e Rim (nell’ambito aziendale) e molti altri produttori che creano cellulari Android stanno facendo ad Espoo su alcuni mercati primari. Nokia perde terreno nel suo giardino di casa, ovvero l’Europa, ma anche in Asia. Pessime notizie anche dai telefoni a basso costo, un tempo regno incontrastato per Nokia e ora fortino assediato dalle aggressive società cinesi; nel campo dei telefoni non smatphone Nokia perde il 10% rispetto allo scorso anno e mette in fila il secondo trimestre con il segno meno, il che è clamoroso se si considera la forte crescita che sta caratterizzando questo segmento.
Nokia per non farsi travolgere starebbe meditando quello che in altri ambienti si definirebbe un colpo di teatro: l’adozione di Android. A questo si sarebbe riferito, dicono gli analisti, Stephen Elop CEO di Nokia affermando che la sua società ora deve: «creare, catalizzare o unirsi ad un ecosistema competitivo». Usare Android permetterebbe alla società finlandese di tornare a competere sul mercato americano dove ora i suoi smartphone sono solo un puntino sul radar e che per altri concorrenti rappresenta il campo di battaglia dove ricavano una larga parte dei loro profitti. Non sarebbe da escludere neppure l’adozione di Windows Mobile 7. La lingua del pianeta Microsoft è ben conosciuta a Elop che è stato a capo dell’unità Business di Microsoft per anni. In un caso o nell’altro Nokia di fatto relegherebbe in secondo piano il suo Symbian destinando il sistema operativo che è sinonimo dei suoi telefoni al mercato dei cellulari di fascia medio-bassa.