Dopo la pace tra HTC e Cupertino, ci sono prove di conciliazione anche tra la Mela e Motorola Mobility. Secondo quanto riporta Bloomberg, le due aziende sono seriamente intenzionate a trovare un accordo per le varie controversie in corso e starebbero pensando alla mediazione civile.
La volontà delle due aziende di trovare un accordo non è un tutto sommato sorprendente: a fine agosto secondo alcune indiscrezioni Tim Cook (il CEO di Apple) e Larry Page (CEO di Google, che controlla Motorola Mobility) avevano scambiato varie mail sulla questione allo scopo di provare a mediare le proprie posizioni divergenti in materia di brevetti, ma la notizia che c’è in effetti un tentativo di pace che potrebbe portare fine a una faida che dura da anni è di grande rilievo perché ridurrebbe la battaglia per Apple a un solo fronte: quello contro Samsung
Va però detto che siamo ad ogni modo ancora lontani da un accordo effettivo: le due società hanno informato la Corte della volontà di avvalersi del procedimento, ma devono ancora trovare un’intesa sul protocollo da utilizzare. Kent Walker, vice presidente senior e General Counsel di Google, in un’informativa inviata al tribunale ha comunque indicato la volontà di tenere conto di tutte le controversie, anziché risolvere le singole questioni una a una. Bruce Sewell, suo omologo in Apple, a sua volta afferma che l’obiettivo di Apple è sempre stato quello di ottenere un processo trasparente e risolvere tutte le controversie in modo equo e ragionevole.
Se, in ogni caso, la mediazione tra Apple e Google, via Motorola, dovesse arrivare a maturazione, si arriverebbe a uno scenario molto interessante in cui la battaglia si ridurrà al solo fronte contro Samsung ovvero contro quella società che più di ogni altra, persino più di Google, ha saputo trarre frutto da un sapiente mix di emulazione (qualcuno dice dalla copia) d’innovazioni altrui, di marketing e dallo sfruttamento di Android. E non è da escludere che lo scenario di una Apple che impegna in un corpo a corpo la sola Samsung, magari su questioni meramente stilistiche e funzionali connesse al brand coreano più che su tecnologie specifiche di Android, non sia uno scenario che spiaccia troppo a Mountain View.
[A cura di Mauro Notarianni]