Dopo circa un anno dall’apertura, Motorola ha annunciato la chiusura entro la fine del 2014 del suo stabilimento di assemblaggio USA di Fort Worth, in Texas. Come dichiarato da Motorola stessa a The Verge, l’azienda ha dovuto affrontare una competizione molto forte sul mercato nord americano, con risultati negativi che hanno portato a decidere per la chiusura della linea di assemblaggio inaugurata lo scorso anno. Lo stabilimento era stato aperto contestualmente al lancio del Moto X, spingendo proprio lo slogan “assemblato in USA” come caratteristica di valore del dispositivo, abbinata anche alla possibilità di personalizzare il dispositivo attraverso il servizio Moto Maker.
Le vendite del Moto X sono però state deludenti rispetto a quanto sperato; con il passaggio della società da Google a Lenovo, l’azienda cinese s è subito dimostrata restia a discutere della sorte dello stabilimento di Fort Worth ed ha ora decretato la fine delle operazione entro la chiusura del 2014, mettendo a rischio circa 700 posti di lavoro. Secondo quanto dichiarato da Motorola, il Moto Maker resterà, ma è probabile che per i prossimi modelli di smartphone Motorola, come il vociferato Moto X+1, l’assemblaggio possa essere spostato su linee di produzione site in Cina, così come accede già per Moto G e Moto X.
Un’altra ipotesi è che Moto Maker resti disponibile solo per il periodo iniziale di lancio del Moto X+1, per poi sparire anch’esso con la chiusura dello stabilimento USA. Si tratta in ogni caso di una brutta notizia per chi sperava in una ripresa più massiccia del mercato manifatturiero al di fuori degli stabilimenti orientali.