La critica di Jony Ive a Motorola Moto Maker, il servizio che permette di personalizzare gli smartphone Motorola nei colori e nei materiali, non deve essere piaciuta ai vertici della società delle alette (ora parte del gruppo Lenovo), vista la rapida replica arrivata per iniziativa del presidente Rick Osterloh che accusa Apple di proporre al pubblico prezzi fuori mercato.
Il presidente di Motorola, con la sua, in verità, non troppo ficcante nè originale carica, manifesta orgoglio aziendale. Contrariamente alla visione di Apple, Motorola crede che i clienti finali debbano assumere un ruolo determinante nella fabbricazione del proprio dispositivo, potendo scegliere materiali e colori dei propri telefoni. Non solo, ma anche a prezzi accessibili aggiunge Osterloh e non ai prezzi altissimi su cui opera Apple.
Motorola, come accennato, ha risposto ad un cenno, non esplicito ma chiaramente diretto all’azienda concorrente di Ive che nel profilo pubblicato dal The New Yorker affermava che consentire ai clienti di personalizzare un dispositivo significa da parte dei designe, abdicare alla propria responsabilità. In altri termini, per Ive, Moto Maker equivale a dire al cliente “fate come volete”.
Osterloh aveva già avuto modo di esprimere la sua opinione sulla questione prezzi, quando nel mese di settembre 2014 pronosticò la sparizione degli smartphone da 600-700 dollari. Ovviamente, anche allora, sebbene in modo più velato e probabilmente più generico, si trattava di un attacco alla casa della Mela. Peccato, poi, che le sue parole andarono subito in contraddizione nel momento del rilascio del Nexus 6, prodotto proprio da Motorola venduto al prezzo di 649 euro, nella sua versione più economica.