Nell’ultima nota pubblicata ufficialmente lo scorso 8 ottobre, ABI Research ha proclamato il Moto X il dispositivo più innovativo, superiore all’ultimo iPhone 5s di Apple.
Nel motivare la sua opinione, ABI Research liquida in maniera abbastanza sbrigativa le caratteristiche più interessanti di iPhone 5s, ovvero il touch ID, l’integrazione dei sensori iBeacon e il processore a 64bit come “cose già viste”: il rilevatore biometrico era stato già presentato dal Motorola Atrix in passato; l’integrazione dei sensori (come ad esempio i sensori STm) è una tecnologia presente sul mercato già da inizio 2013, mentre i 64 bit vengono semplicemente considerati da ABI Research come un metodo per ottenere una maggior potenza di calcolo, risultati già ottenuti in passato attraverso altre metodologie, come l’aumento del numero dei core.
Inoltre le presunte (non) innovazioni di iPhone 5S porterebbero a svantaggi del punto di vista energetico, aumentando il consumo della batteria e limitando l’autonomia, difetto che ABI Research sottolinea in maniera ripetuta. Diversamente la nota evidenzia proprio le capacità del Moto X nel riuscire ad ottimizzare le prestazioni di funzioni come l’ascolto always-on e il basso consumo del display, giudicato “sottovalutato” dalla società di ricerca, più efficiente di 2.5 volte dal punto di vista energetico rispetto a quello di iPhone 5s, pur avendo il 20% di pixel in più.
Chiara la chiusura di ABI Research:
La combinazione di una solida ingegnerizzazione, le funzionalità creative, e la tempestiva introduzione di queste caratteristiche era un marchio di fabbrica di Apple, ma questo vantaggio si è andato ad assottigliare nel corso degli ultimi due anni. Il Q3 2013 segna il sorgere di un’altra società che ha messo insieme quella rara combinazione di tratti capaci di portare prodotti user-friendly, innovativi e pratici sul mercato.
Per ora le opinioni di ABI Reasearch non sembrano avere fatto breccia dal punto di vista commerciale: il Moto X non ha raccolto un particolare successo commerciale, visto che le vendite sono pari a circa 100 mila pezzi la settimana, di tutto rispetto per un dispositivo prodotto e venduto essenzialmente negli USA, ma ben al di sotto dei milioni di iPhone venduti in pochi giorni