Il 26 febbraio è morto a 83 anni padre Robert Palladino, religioso cattolico che cominciò a occuparsi dell’arte della calligrafia come monaco trappista negli anni ’70 e riconosciuto come uno dei più raffinati maestri dell’arte della scrittura a mano. Tra le persone che furono ispirate dall’arte di Palladino, ricorda il New York Times, anche Steve Jobs che incontrò il monaco trappista nelle frequentazioni del Reed College (Portland) dove ha insegnato calligrafia dal 1969 al 1984. Jobs raccontò nel famoso discorso del 2005 ai neolaureati di Standard, l’incontro:
“Il Reed College a quel tempo offriva probabilmente i migliori corsi di calligrafia del paese. In tutto il campus ogni manifesto, ogni etichetta su ogni cassetto, erano scritti in splendide calligrafie. Poiché avevo abbandonato i miei studi ‘ufficiali’ e pertanto non dovevo seguire le classi da piano studi, decisi di seguire un corso di calligrafia per imparare a scrivere in quel modo. Imparai la differenza tra i caratteri serif e sans serif, come variare la spaziatura tra differenti combinazioni di lettere, e che cosa rende l’arte tipografica così grande. Era bellissimo, antico e così artisticamente delicato che la scienza non avrebbe potuto ‘catturarlo’, ed io ne fui assolutamente affascinato.
Nulla di tutto questo sembrava avere speranza di applicazione pratica nella mia vita, ma dieci anni dopo, quando stavamo progettando il primo computer Macintosh, mi tornò utile. Progettammo così il Mac: era il primo computer con integrate meravigliose funzionalità tipografiche. Se non avessi abbandonato gli studi e non avessi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente offerto la possibilità di gestire caratteri multipli e font spazialmente proporzionati. E se Windows non avesse copiato il Mac, nessun personal computer ora le avrebbe. Se non avessi abbandonato, se non fossi incappato in quel corso di calligrafia, i computer oggi non avrebbero quella splendida tipografia che ora possiedono.
Robert Joseph Palladino nacque ad Albuquerque (Nuovo Messico) nel 1932; suo nonno paterno, Gaetano Palladino, era un tagliapietre italiano e architetto che si stabilì nel Nuovo Messico dopo essere stato incaricato di costruire la Cattedrale di San Francesco d’Assisi a Santa Fe. A otto anni il giovane Robert osservava la grafia dei fratelli, affascinato dichiarò tempo dopo, “dal sublime matrimonio di forme e funzioni che la scrittura implica, in particolare quando comunica la parola di Dio”. Nel 1950, a 17 anni, entrò nel convento dei monaci trappisti di Pecos (nella contea di San Miguel, Nuovo Messico) ricevendo i primi rudimenti per l’apprendimento dell’arte della scrittura ornamentale dallo scriba del monastero. Quando la comunità di trasferì in Oregon, anche padre Palladino seguì i suoi confratelli, servendo come maestro del coro e lavorando nella legatoria, divenendo il principale calligrafo del monastero
Dal 1962 al 1983, anno del suo pensionamento, padre Palladino insegnò al Reed College, facendone l’università più apprezzata d’America in questo campo. Tutti i poster e le insegne del campus erano scritte usando i suoi caratteri. Il religioso e calligrafo, uomo di immensa cultura, sapeva scrivere in fenicio, ebraico, greco e romano. Non usò mai in tutta la sua vita il computer: «Ho solo le mie mani e uso quelle», diceva. Quindi se è vero che influenzò Jobs, non si può dire il contrario.
Nel 1968, trovandosi in disaccordo con la riforma del Concilio Vaticano II, abbandonò l’ordine trappista e si sposò poco dopo avendo un figlio, Eric. L’abbandono dell’ordine fu travagliato e controverso spiritualmente e nonstante fosse stato dispensato nel 1969 dalla celebrazione della Messa da Papa Paolo VI, continuò a restare molto vicino alla religione e alla chiesa cattolica. Alla morte della moglie nel 1987 chiese di essere riammesso agli ordini; gli venne concesso di dire nuovamente la Messa nel 1995 e servì come parroco in alcune comunità dell’Oregon.
La sua morte è stata annunciata dal Reed College.