La Banca d’affari Morgan Stanley dovrà pagare alla SEC (Securities and Exchange Commission, l’ente statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori) una multa da 4 milioni di dollari per avere violato le regole di accesso al mercato azionario consentendo a un trader l’acquisto fraudolento di 1 miliardo di azioni Apple nel 2012.
CNBC spiega che Morgan Stanley ha accettato il pagamento della multa per non essere stata in grado di monitorare i limiti di credito del suo cliente, la società Rochdale Securities (ora non più esistente), i cui addetti sono stati in grado di eseguire transazioni illegittime, superiori ai limiti giornalieri per le operazioni di trasferimento fondi. Il trader dell’operazione, David Miller, è stato nel 2013 condannato a 30 mesi di prigione per aver speculato ai danni di Rochdale Securities. Miller aveva comprato più di 1 milione e mezzo di titoli APPL, equivalenti all’epoca a circa 1 miliardo di dollari, con l’intenzione di trarne profitto, senza però avere ottenuto l’ordine dal cliente il quale aveva richiesto l’acquisto di sole 1625 azioni. I titoli di Apple all’epoca si stavano svalutando in concomitanza con il rientro della bolla speculativa che le aveva colpite. Miller aveva rivenduto in fretta le azioni impropriamente acquistate, perdendo nella manovra 5 milioni di dollari.
Non è la prima volta che Morgan Stanley è multata per la sua condotta. Ricordiamo la stangata da 1.25 miliardi di dollari a febbraio di quest’anno per la vendita dei famigerati titoli tossici legati ai bond immobiliari; a ottobre del 2012 accettò di pagare una multa da 5 milioni di dollari comminata perché alcuni manager della nota banca d’affari avevano violato le leggi che regolano la sicurezza delle informazioni prima dell’IPO di Facebook, rilasciando informazioni sensibili agli analisti che poi avrebbero avuto ripercussioni sulla quotazione a vantaggio del social network.