A San Pietroburgo è stato rimosso un monumento di Jobs collocato nel 2013 in una università IT della città. Il monumento in memoria di Jobs è un iPhone gigante dotato di schermo interattivo, visibile nella foto di Fishiki.net riportata in calce in questo articolo, che permetteva ai passanti di consultare informazioni sulla vita e sulle opere del co-fondatore di Apple.
La rimozione del monumento di Jobs è stata decisa anche per rispettare una legge apertamente antigay in vigore nel Paese. Lo ha spiegato Maksim Dolgopolov, amministratore delegato di Western European Financial Union, società che ha voluto e posato il monumento commemorativo di Steve Jobs. Intervistato da una stazione radio Dolgopolov ha dichiarato che la rimozione è stata decisa anche per «Rispettare una legge che vieta la propaganda di relazioni sessuali non tradizionali».
Non si tratta della prima reazione omofoba emersa in Russia subito dopo l’outing di Tim Cook: ricordiamo che il Ceo di Apple ha dichiarato pubblicamente di essere gay con una lettera aperta di dichiarazione apparsa su Bloomberg il 30 ottobre. Poche ore dopo l’outing di Cook in Russia, sempre a San Pietroburgo Vitaly Milonov, attivista antigay della città ha dichiarato che l’ingresso di Tim Cook in Russia dovrebbe essere negato perché l’amministratore delegato di Cupertino potrebbe trasmettere malattie a contagio sessuale tra cui AIDS, gonorrea e non solo, persino Ebola.
Viceversa ricordiamo che Satya Nadella, Ceo di Microsoft, Bill Clinton e anche diverse altre personalità del mondo della tecnologia e della finanza in USA hanno espresso il proprio plauso e sostegno alle dichiarazioni pubbliche di Tim Cook.