Monsters Eat My Combo è un’eccezionale e appassionante gioco che mixa in maniera ammirevole intuito e un pizzico di strategia in un match three originalissimo, incorniciando un gameplay semplice ed intuitivo in un quadro graficamente abbacinante che è in un tempo geniale e sopra le righe. La storia, cui Macitynet ha fatto cenno qualche tempo fa nel momento del rilascio, è da B-Movie: alcuni mostri si vogliono mangiare dei grattacieli, ma noi possiamo tenerli buono servendo loro appartamenti colorati secondo il codice di tinta che li caratterizza: al mostro rosso, appartamenti rossi, al mostro blu, appartamenti blu e così via, cercando di combinare nel nostro processo distruttivo pile di tre (o più) appartamenti dello stesso colore. Svolgere questa funzione è semplicissimo come strisciare il dito sugli appartamenti che si vanno ad impilare sul nostro schermo piovendo dall’alto.
Anche se il gioco è tutto qui, Adul Swim, uno sviluppatore che ha saputo trasformare classici del gioco in vere e proprie piccole opere d’arte grafica, non smentisce la sua fama: per cercare di mantenere felici i mostri (degli improbabili assemblati di animali e parti umane, pezzi meccanici e altri oggetti non identificati che rispondono, se vi interessa, ai nomi di Reginald Starfire, Mr. Shigoto, Lord Ferocious e Boat Head) dovremo operare velocemente senza restare letteralmente abbacinanti dalla grafica e dal gameplay frenetico combinando più combo e powerups possibili. In alcuni casi potremo ad esempio attivare i poteri speciali che limitano la possibilità che i mostri si arrabbino per essersi visti recapitati troppi appartamenti di colore sbagliato; in altri casi abbiamo la possibilità di addormentare i mostri, un altro power up rinforza la torre ed evita di farla cadere e così via… Nello stesso tempo dovremo cercare di combinare elementi uno sull’altro per passare da un piano di color bronzo ad uno di diamante moltiplicando i punti. Ci sono anche piani di cemento e “piani bomba” che non possono essere eliminati se non costruendo intorno ad essi una combo di piani.
Gestire tutto questo non è affatto facile perchè il grattacielo sale di altezza e diventa più instabile, in più gli appartamenti che elimineremo possono uscire dalla pila in maniera imprecisa e determinare ulteriore instabilità; in alcuni casi saremo obbligati ad eliminare dei piani proprio perchè rendono l’assetto instabile e questo influenza il nostro gioco.
Lo stile grafico è a nostro giudizio il velo “plus” di Mosters Ate My Condo. Si tratta di una via di mezzo tra un patchwork e il segno grafico di alcune pubblicità o cartoni giapponesi; proprio al Giappone e ai sui mostri anni ’60 ammicca tutto il gioco che è frenetico, strabordante di colori e suoni da videgame anni ’80. Non mancano un tocco di umorismo e la capacità di affascinare la mente oltre che la vista; biosogna infatti ragionare molto man mano che i livelli avanzano e farlo in fretta. Le animazioni sono semplici ma molto ben caratterizzate (come i mostri che danzano al ritmo della musichetta elettronica che segna il gioco).
Centrato anche il gameplay; come accennato si tratta di fatto di un match three ma ottimamente mascherato e reinterpretato; superare le classiche gemme che sono il marchio di fabbrica di PopCap sembra non sia facilissimo vista la quantità di cloni che circolano su App Store, ma Monsters Ate My Condo ci riesce e dimostra che è possibile anche collocando un sistema di bonus originale e sopra le righe che richiede anche un intelligente uso della strategia. In una parola Monsters Ate My Condo è un gioco caldamente consigliato specialmente (ma non solo) perchè, per un tempo limitato, si scarica gratis ed è Universal, per iPhone e iPad