E’ durata solo qualche ora, ma l’imbarazzante avventura di Monino ha fatto sorridere ben più di un utente App Store. Realizzato dal team coreano FeiYingInfo, il gioco è uno spudorato clone, se così lo si può definire, del celebre Super Mario, nel quale venivano riciclati in modo pessimo sprite, musiche ed effetti sonori protetti da copyright. Compatibile sia con iPhone che con iPad, questa terribile copia permetteva agli utenti di impersonare l’idraulico italiano in salopette e zompettare allegramente tra funghi, goomba e power-up sparsi per il Mushroom Kingdom. Non è la prima volta che capita di vedere un prodotto che sfrutta illecitamente copyright altrui passare le maglie dei responsabili di Apple, e probabilmente non sarà l’ultima. Eppure sorprende vedere come un caso così palese (chi non conosce Super Mario?) sia stato approvato senza problemi su App Store, mentre molte altre applicazioni, sicuramente meno discutibili, trovano spesso davanti degli enormi muri da superare.
Ciò che ha reso la situazione ancora più imbarazzante è stato il successo, seppur breve, ottenuto da Monino nelle poche ore in cui è stato disponibile sui diversi App Store. In Italia, ad esempio, ha raggiunto in pochissimo tempo la terza posizione delle applicazioni più vendute, grazie all’unione del prezzo infimo di 79 centesimi unito al desiderio di molti utenti di poter impersonare Super Mario sul proprio iPhone. Ormai l’app è stata rimossa dalla piattaforma di digital delivery di Apple, ma forse negli uffici di Cupertino qualcuno si beccherà una lavata di capo.