Da tempo gli analisti ritengono che Apple abbia acquisito un vantaggio di almeno due anni sui concorrenti grazie al Face ID. Sembra che ancora, a mesi di distanza dal rilascio di iPhone X, questo gap non tenda a scemare. Ed infatti, anche gli ultimi rapporti parlano di un vantaggio immutato per Apple di due anni rispetto ai produttori Android.
La carenza di componenti necessarie alla produzione Face ID, e quindi i colli di bottiglia nella produzione della tecnologia, come riporta anche Reuters, darà ad Apple un vantaggio di almeno due anni. In altri termini, produttori come Samsung, Huawei, Xiaomi non riusciranno, nemmeno durante il prossimo anno, ad equipaggiare i propri terminali con il Face ID. A riferirlo sono anche i produttori delle varie componenti, come Viavi Solutions Inc, Finisar Corp e AMS AG, che evidenziano colli di bottiglia per le fasi fondamentali nella produzione del Face ID, con la conseguenza che i sensori di rilevamento 3D non faranno capolinea su smartphone Android durante il prossimo anno.
Ovviamente, Apple, Huawei e Xiaomi hanno rifiutato di commentare, così come Samsung, che per i suoi Galaxy S9 ha preferito (o probabilmente è stata obbligata) a puntare ancora sul sistema di sblocco tramite Touch ID.
Sembra, allora, che attualmente Apple detenga il monopolio di questo mercato, anche grazie all’accordo di 390 milioni di dollari con Finisar, per la cavità verticale laser degli emettitori di superficie (VCSEL), componente chiave per la realizzazione del modulo truedepth su iPhone X. Peraltro, questa cifra piuttosto considerevole, non sembra poter rientrare nella voce “investimenti”: piuttosto si tratta di un anticipo sugli ordini futuri. Insomma, Apple sembra essersi messa al sicuro, bloccando praticamente per sé gran parte di queste componenti.
E’ anche vero che con il passare del tempo altri fornitori VCSEL stanno emergendo, potendo rappresentare una risorsa per altri produttori, anche se in grado di generare attualmente solo piccoli volumi, con possibilità di rifornimenti di massa solo alla fine del 2019. Tutto torna, allora, quando gli analisti ritengono Android indietro di almeno due anni rispetto ad Apple su questa tecnologia.
Conclude anche Gartner, secondo cui entro il 2021 almeno il 40% degli smartphone passerà alla tecnologia Face ID, o comunque ospiterà telecamere con sensori 3D. Tra questi ci sarà sicuramente Galaxy S10, o chissà Galaxy Z.